Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e della permanenza illegale sul territorio nazionale. Sono le accuse nei confronti di otto persone, sei cittadini stranieri e due italiani, i quali – secondo i carabinieri del Comando provinciale di Torino – avrebbe o ospitato per denaro clandestini, anche minorenni, provenienti da Pakistan, India e Bangladesh, per poi accompagnarli in auto oltre il confine francese o austriaco attraverso i valichi del Monginevro e del Brennero.
Il problema dei passeurs
I carabinieri stanno eseguendo nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare. Nel corso dell’indagine, che va avanti da mesi, sono giĆ state denunciate, per gli stessi reati, altre 67 persone delle quali 7 sottoposte a misura cautelare.
Il vertice
A inizio novembre il ministro dellŹ¼Interno francese Gerald Darmanin ha incontrato, a Roma, il suo omologo italiano, Luciana Lamorgese per far fronte comune nella lotta allŹ¼immigrazione clandestina.
Entrambi i ministri hanno dichiarato che persiste la “massima condivisione” delle strategie da mettere in campo, a Bruxelles e in Africa, sottolineando la necessitĆ di coinvolgere la Germania per un fronte comune contro i Paesi di Visegrad, da sempre contrari a una politica europea che favorisca la gestione condivisa dell’immigrazione.
L’azione comune dei due StatiĀ prevede un intervento suĀ due livelli: difesa dei confini e controllo del mare. Il primo – partito nei giorni scorsi – ha visto la creazione di Brigate misteĀ formate daĀ poliziotti italianiĀ eĀ francesiĀ per ilĀ controllo dei confini. Una sperimentazione di sei mesi alla quale si aggiungerĆ Ā l’apertura di un ufficio dellaĀ polizia di frontieraĀ a Bardonecchia.
“Il progetto non nasce oggi – aveva detto Lamorgese riportata da TgCom.24 -, ci lavoriamo da tempo e diventerĆ operativo a breve”. “Non si chiudono le frontiere – aveva aggiunto Darmanin – ma ci saranno queste brigate miste per rafforzare i controlli. La liberaĀ circolazione, gli scambi commerciali sono garantiti, laĀ lottaĀ ĆØ contro ilĀ terrorismoĀ e l’immigrazione clandestina”.
Controllo del mare
Nel quadro delle iniziative condivise rientra anche il piano per ilĀ controllo in mareĀ con navi e aerei, che sarĆ presentato allaĀ TunisiaĀ proprio da Darmanin, attuato con mezzi italiani. “Il piano prevede il posizionamento di assetti navali e aerei che possano avvertire la Tunisia delle partenze – spiegava Lamorgese – affinchĆ© le autoritĆ possano, nella loro totale autonomia, intervenire”.