E’ iniziata con un applauso in memoria delle vittime, l’informativa del premier Conte alla Camera che ricorda le immagini dei camion dell’esercito che trasportano i corpi delle persone morte a causa del Covid19. Parla di sfida terribile per l’Italia, ringrazia medici e personale sanitario, esprime profonda e commossa vicinanza ai parenti delle vittime. Per il Presidente del Consiglio si tratta di una sfida “sanitaria, economica e sociale che ci coinvolge tutti, nessuno escluso“, estesa alle istituzioni ed ai singoli cittadini. Conte parla di responsabilità primaria del governo e rivendica di aver agito con “la massima determinazione e assoluta speditezza”, ponendo in essere tutte le azioni necessarie da parte dell’esecutivo per tutelare la vita e la salute dei cittadini.
Nel corso della sua relazione, il premier ha poi spiegato di dover prevenire i contagi e fronteggiare l’ipotesi di una crisi sanitaria dalle conseguenze non prevedibili. Ripercorre tutte le tappe di una crisi ancora in corso, il Presidente Conte, e tutti i provvedimenti che sono stati presi man mano a partire dall’individuazione del primo caso a Codogno. Siamo stati primi in Europa, secondo il premier, ad intervenire mediando tra le libertà fondamentali dell’individuo (dalla libera circolazione all’esercizio delle libertà religiose) e la necessità di tutelare il bene principale della salute dei cittadini. Si è trattato, dice Conte, di limitazioni adottate per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale, con scelte basate sulle valutazioni del comitato tecnico-scientifico.
l governo e il rapporto con il Parlamento
Il premier ha poi ricordato che il governo riferirà alle Camere ogni quindici giorni sull’andamento della crisi legata al coronavirus. E questo perchè dopo la prima fase in cui si è cercato di aggredire l’emergenza, Conte si dice consapevole della necessità del convolgimento del Parlamento al quale sono stati trasmessi tutti i decreti. Quindi ha ricordato che il governo ha “sempre assicurato il massimo coinvolgimento delle Regioni” e “ritenuto di coinvolgere le parti sociali, sindacati e organizzazioni di categoria”.
La risposta economica all’emergenza Covid-19
La pandemia richiede una risposta economica, spiega il premier ricordando le prime significative misure messe in campo dal governo per il sostenere il mondo produttivo. L’obiettivo è garantire massima liquidità alle imprese, su questo – annuncia Conte – ci sarà un altro intervento da 25 miliardi di Euro. Il premier chiede un salto di qualità alla governance europea e definisce “essenziale” la sospensione del patto di stabilità: bisogna liberare risorse, sottolinea ancora una volta il Presidente del Consiglio ed è per questo che chiede misure straordinarie all’Ue per rassicurare cittadini e mercati. Gli strumenti attuali per Conte non sono adeguati a fronteggiare l’emergenza che si sta vivendo: l’Italia lavora alla creazione di strumenti di debito comune dell’eurozona, per avere una risposta chiara e coordinata perchè – conclude Conte – solo restando uniti ne usciremo presto.