Il Papa prega per i defunti che sono morti in seguito alla pandemia. “Sono morti da soli, senza la carezza dei propri cari, senza neanche un funerale. Il Signore li riceva nella gloria”.
Nell’omelia Papa Francesco condanna tutti gli atteggiamenti sbagliati che impediscono ai fedeli di far parte del gregge del Signore. “Gesù era nel tempio ed era vicina la festa della Pasqua. Anche i Giudei gli si fecero intorno ‘se tu sei Dio dillo apertamente’. Gesù rispose ‘L’ho detto ma voi non credete, perché non fate parte delle mie pecore’. Gesù insinua in loro un dubbio: io credo ma non faccio parte delle pecore di Gesù. Cosa mi ferma davanti alla porta di Gesù? Ci sono delle antipatie che non ci fanno affidare alla dolcezza del Signore, ma anche tante ricchezze che ci tengono imprigionati e non ci lasciano andare. Le ricchezze sono un impedimento per andare avanti. Un’altra cosa che impedisce di andare avanti nella conoscenza di Gesù è la rigidità, la rigidità dei cuori e Gesù rimprovera perché rigidità non è fedeltà, ma una sicurezza per me stesso. Un’altra cosa che non ci fa avvicinare è l’accidia, la stanchezza. Un’altra abbastanza brutta è l’atteggiamento del clericalista, il clericalismo toglie la libertà nella Chiesa e nei credenti. Un’altra cosa che ci impedisce di andare avanti è lo spirito mondano, che non fa capire la grazia della presenza di Gesù. Queste cose ci impediscono di essere pecore di Gesù, siamo pecore di ideologie e forme di vite, ma non siamo liberi. Non si può seguire Gesù senza la libertà”.