I sindacati con l’Arcivescovo Massara dal Ministro Urso per salvare i lavoratori del Gruppo Fedrigoni

monsignor Francesco Massara. Foto © Cico

Si è tenuto a Palazzo Piacentini l’incontro di aggiornamento riguardo a Giano Srl, azienda con sede a Fabriano (Ancona) parte del Gruppo Fedrigoni, con l’obiettivo di valutare le prospettive e le iniziative condivise da intraprendere per evitare la perdita dei posti di lavoro a seguito dell’annuncio della società di mettere in liquidazione, a partire dal 1 gennaio 2025, il ramo d’azienda che produce carta per ufficio.

Il confronto, presieduto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha visto la partecipazione dell’azienda, del governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, degli enti locali interessati, dei rappresentanti delle segreterie nazionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Chimici.

Presente l’Arcivescovo di Fabriano-Camerino Mons. Francesco Massara che ha ribadito con forza che “Fabriano non può perdere nessun posto di lavoro. Ci sono famiglie in difficoltà, in un territorio già martoriato dalle crisi e dal sisma. Auspico che si possa tornare a lavorare in un clima di serenità”. Il prelato ha poi messo in guardia sulle conseguenze sociali di una decisione che sarebbe realmente drammatica per tutto l’entroterra. Ha inoltre proposto la possibilità che “la zona del cratere entri nella ZES valutando un intervento del Poligrafico affinché l’azienda congeli questa decisione in attesa di soluzioni che tutelino il sito e i lavoratori”.

All’esito dell’incontro Urso e Acquaroli, spiega una nota del Mimit, hanno chiesto all’azienda la disponibilità di prendere tempo rispetto alla decisione comunicata di interrompere la produzione del sito, al fine di approfondire soluzioni alternative alla chiusura e al conseguente licenziamento della forza lavoro entro 31 dicembre. La società, a riguardo, nelle scorse settimane aveva presentato alle rappresentanze sindacali le misure per ridurre l’impatto occupazionale e per ricollocare la maggior parte dei 195 lavoratori coinvolti sia negli altri stabilimenti marchigiani, che nei siti in Trentino e a Verona.

Il Gruppo, dal canto suo, si è reso disponibile ad approfondire con le strutture tecniche ministeriali tutte le possibili modalità operative della richiesta già dalle prossime ore. L’incontro odierno è propedeutico e finalizzato a favorire il confronto fattivo che avverrà tra l’azienda, le rappresentanze sindacali e il territorio.

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