Il premier Shinzo Abe annuncerà, nel corso di una conferenza stampa, le sue dimissioni da primo ministro per motivi di salute. E’ quanto ha annunciato la tv pubblica Nhk. Il premier giapponese, affetto da una rettocolite ulcerosa che lo aveva costretto alle dimissioni nel 2005-2006, da alcuni giorni era rientrato in ospedale per controlli medici.
Il premier giapponese più longevo
Lo scorso 24 agosto Abe era diventato il premier giapponese più longevo di sempre, superando il record di Eisaku Sato – un suo prozio – pari a 2.798 giorni senza interruzioni. Il primato di Abe era frutto dell’unione del primo breve mandato, tra il 2006 e il 2007, e il successivo periodo al governo, a partire dal 2012 ad oggi. L’ultima vittoria elettorale del partito conservatore alle elezioni politiche del 2017 avrebbe consentito ad Abe di governare fino al settembre 2021.
Chi sono i possibili successori di Abe
Come riporta l’Ansa, a seguito della notizia delle dimissioni del premier giapponese, i media nipponici hanno già iniziato a fare ipotesi su chi sarà il suo successore. La pole position sarebbe del 63enne Shigeru Ishiba, già ministro della Difesa e precedente sfidante di Abe alla guida del partito liberal-democratico. Tra i favoriti anche l’attuale ministro della Difesa Taro Kono, che ha ricoperto anche il ruolo di ministro degli Esteri nel precedente consiglio dei ministri di Abe. Nella lista anche l’attuale capo della commissione di vigilanza del partito conservatore, Fumio Kishida, il 71enne capo di Gabinetto Yoshihide Suga – uno dei più fedeli alleati di Abe – e il ministro delle Finanze Taro Aso, che ha già servito come capo del governo per un breve periodo alla fine del 2008.
Come hanno reagito i mercati alla notizia delle dimissioni del premier nipponico
La notizia delle dimissioni di Abe ha avuto effetti anche sull’andamento dei mercati finanziari. La Borsa di Tokyo ha virato in negativo: il Nikkei ha ceduto oltre il 2%, tornando sotto quota 23 mila e perdendo quasi 500 punti. Lo yen, invece ha guadagnato terreno sul dollaro a un livello di 106,70 e a 126,20 sull’euro.