Il prossimo 18 luglio si terrà il G20 dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali. In vista di tale appuntamento, il Fondo monetario internazionale ha preparato un documento nel quale, dopo aver ricordato che l’attività economica ha iniziato a riprendersi da livelli molto bassi ma l’incertezza resta alta, chiede al G20 “sforzi collettivi che sono essenziali per mettere fine alla crisi finanziaria e rilanciare la crescita“.
In una nuova fase della crisi, ma non fuori dai guai
“Siamo entrati in una nuova fase della crisi, una fase che richiederà ulteriore agilità politica e azione per assicurare una ripresa durevole e condivisa”, afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, sottolineando che l’attività economica globale “ha iniziato gradualmente a rafforzarsi. Ma non siamo ancora fuori dai guai“.
“Molti Paesi saranno profondamente colpiti dalle cicatrici economiche della crisi” causata dalla pandemia da coronavirus, afferma la Georgieva, sottolineando che preoccupano i problemi del mercato del lavoro con alcuni paesi che fra marzo e aprile hanno perso più posti di quanti creati dalla fine della crisi finanziaria.
Mantenere gli aiuti all’economia
Il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, ha ribadito che gli stimoli all’economia per far fronte all’emergenza coronavirus vanno “mantenuti per il tempo necessario e, in alcuni casi, ampliati“. La Georgieva, inoltre, ha sottolineato che gli aiuti concessi hanno causato “un sostanziale aumento dei livelli di debito” e questo “è una seria preoccupazione. A questo punto della crisi, in ogni caso, i costi di un ritiro prematuro degli stimoli sono maggiori che il continuare a elargirli”.