La pandemia ha cambiato gli equilibri della vita. Non solo quella personale, ma anche gli appuntamenti pubblici, politici, culturali e musicali hanno cambiato ritmo. Proprio per questo motivo anche il prossimo vertice del G20 previsto per novembre si terrà virtualmente, in videoconferenza, in Arabia Saudita. Lo ha annunciato oggi Riad.
Da marzo tutte le riunioni del G20 sono state virtuali.
Un G20 per la protezione delle vite e il ripristino della crescita
“Il vertice dei leader del G20 2020 si terrà virtualmente dal 21 al 22 novembre e sarà presieduto da Sua Maestà il Re Salman bin Abdul Aziz Al-Saud”, ha affermato il regno in un comunicato. Il vertice “si concentrerà sulla protezione delle vite e sul ripristino della crescita” tenendo presente che l’obiettivo era quello di affrontare “le vulnerabilità scoperte durante la pandemia e gettare le basi per un futuro migliore”.
L’altra faccia dell’Arabia Saudita
In vista del summit l’Arabia Saudita sta cercando di migliorare la propria immagine, offuscata dalle accuse di violazione dei diritti umani. I gruppi per i diritti umani hanno esortato gli stati del G20 a fare pressione su Riad mentre si registra una crescita della repressione contro attivisti e dissidenti nel regno.
L’assassinio di Jamal Khashoggi
La storia di Khashoggi del 2 ottobre 2018, nel consolato saudita a Istanbul, ha offuscato la reputazione del regno e del principe ereditario Mohammed bin Salman, accusato dalla Turchia e dai difensori dei diritti umani di essere dietro l’omicidio di questo giornalista che era vicino al regime di Riyadh prima di diventare un critico.