“La situazione stamattina è stata ampiamente sotto controllo”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per descrivere quanto avvenuto nel trasporto pubblico della metropoli lombarda nel primo giorno della Fase 2. Una ripartenza all’insegna della cautela, comune anche alle altre grandi città in tutta Italia dove si è registrato più traffico di auto ma poco affollamento sui mezzi pubblici e sui treni dei pendolari, a parte qualche piccola eccezione a Napoli sui mezzi della Circumvesuviana e della Circumflegrea.
Ma vediamo la situazione nei singoli centri da Nord a Sud.
Milano
Parlando dalla centrale operativa di Atm Sala ha affermato che “la preoccupazione per la ripartenza c’era, il servizio è stato buono e i milanesi si sono comportati in maniera molto diligente. Sono stati bloccati i tornelli della metro in poche occasioni, soprattutto in concomitanza con l’arrivo dei treni regionali, per esempio a Sesto, a Porta Genova, ad Affori, ma direi ampiamente positivo”. Inoltre, ha aggiunto, “anche in superficie sono stati fatti una decina di salti di fermata perché c’era già troppa gente a bordo e il blocco di una vettura perché c’era una persona senza mascherina. Comincio a ringraziare i milanesi perché c’è stata una grandissima collaborazione, è importante prepararsi al mezzo pubblico, quindi uscire di casa prima, cosa che è stata fatta“. Nelle stazioni della metro milanese sono stati installati dei termo scanner e un banchetto con un computer collegato al sistema che rileva il passaggio delle persone e riprende automaticamente il volto delle persone: in questo modo accerta già a sei metri di distanza la temperatura corporea. Se è sotto i 37,5 gradi la colorazione della sagoma è verde, oltre questa soglia diventa rossa ed emette un suono di allerta. In metropolitana si stima in totale un’utenza del 30% rispetto al traffico normale, mentre sui treni di Trenord è stata del 25%.
Brescia
Traffico sostenuto e nessun assalto ai mezzi pubblici. La fase 2 di Brescia, dove da oggi sono tornate al lavoro 250 mila persone e 96 mila aziende hanno ripreso a produrre, non sembra aver creato disagi o problemi. Le forze dell’ordine e aziende di servizi non hanno rilevato sostanziali criticità. Per le strade il traffico è aumentato rispetto ai giorni scorsi, ma niente code. A bordo di bus, metro e corriere l’afflusso è stato consistente, ma non si sono registrate problemi né assembramenti alle fermate. I passeggeri hanno dovuto misurarsi con i percorsi di ingresso e uscita.
Torino
Carichi non oltre il 20% in tutte le linee di trasporto pubblico Gtt a Torino, a eccezione della linea 4, occupata in un tratto periferico al 35%. Non risulta alcun problema alle fermate, con gli utenti che rispettano le regole di salita e discesa, lasciando vacanti i posti ‘non autorizzati’. Poca gente ha scelto la metropolitana, con un carico medio pari al 10″. Per gli spostamenti in città, in questo inizio di fase 2, i torinesi hanno preferito i mezzi propri e, di conseguenza, il traffico veicolare è sensibilmente aumentato rispetto ai giorni del lockdown.
Bologna
Nessun affollamento sugli autobus a Bologna, questa mattina, nell’orario di apertura di fabbriche e uffici. Infatti, dalle prime ore del mattino, Tper azienda che gestisce il trasporto pubblico locale, ha registrato “carichi contenuti” su tutta la rete sia urbana e sia extraurbana. Da un iniziale monitoraggio dell’azienda si rileva che i passeggeri, dunque, nel rispetto delle nuove norme (posti a bordo contingentati, ingressi dalla porta posteriore) indossano le mascherine per tutta la durata della corsa. Nelle fermate più frequentate sono previsti dei segnali a terra per il rispetto delle distanze di sicurezza tra i viaggiatori.
Genova
Senza bambini e ragazzi a scuola, con diversi lavoratori ancora in smart working e alcune attività che permangono chiuse, il traffico nel primo giorno della Fase 2 a Genova non ha subito una particolare impennata. Le persone in circolazione, sia con le auto private, che a piedi o sui mezzi di trasporto pubblico non sono certo ai livelli del pre emergenza coronavirus. In alcune zone sensibili, come la Marina di Sestri Ponente, le vie di maggior transito sono aumentati i controlli con pattuglie della polizia locale, ma al momento non si sono verificate particolari criticità: “I dati effettivi sugli spostamenti arriveranno in serata. Andando in giro stamane, per esempio in via Sestri, ho notato molta gente per via della presenza di diversi negozi alimentari, ma ho anche visto code ordinate con persone con le mascherine – ha spiegato all’Agi l’assessore comunale alla Sicurezza, Stefano Garassino – Spesso quando ci sono criticità vengo sommerso da sms, whatsapp, mail o telefonate e, al momento, non è successo.”
Firenze
Ripartenza senza eccessi per il capoluogo toscano: nel giorno della fine del lockdown, con circa 200 mila persone che riprendono a lavorare in tutta la Regione, il ritorno alla normalità è avvenuto senza particolari criticità. Bus e tram sono tornati a svolgere un servizio pressoché regolare. L’affluenza di passeggeri, tutti dotati di guanti e mascherine, è stata minima e persino al di sotto dei limiti di capienza introdotti per garantire la distanza di sicurezza un metro tra le persone, rigidamente controllata a bordo e a terra da un ‘esercito’ di addetti, tra volontari, controllori e vigili urbani.
Ancona
Nel capoluogo marchigiano da segnalare l’episodio capitato a un autista della Conerobus, insultato da un passeggero al quale è stato vietato l’accesso a bordo del bus perché privo di mascherina. L’episodio é avvenuto questa mattina sulla linea 4, che unisce la stazione ferroviaria al centro cittadino: un uomo ha provato a salire a bordo senza una protezione al viso e l’autista gli ha chiesto di adeguarsi, ricevendo come risposta una serie di insulti. Non riuscendo a salire, il passeggero ha anche sputato contro il mezzo per poi dileguarsi prima dell’arrivo della forze dell’ordine.
Bari
File davanti alle banche, agli uffici postali e alle agenzie di assicurazioni e, soprattutto, un intenso traffico veicolare sia in città che sulla tangenziale e sulle statali di collegamento (la 100 da Taranto, la 16 da Foggia e da Brindisi). A Bari la Fase 2 inizia con un intenso movimento di cittadini, che si spostano da casa per i motivi più disparati. I primi riscontri dell’aumentato movimento si sono avuti alla stazione centrale, con alcune decine di pendolari arrivate dall’hinterland per lavorare tramite i treni regionali.
Roma
Nel giorno tanto atteso dell’avvio della fase 2, Roma si presenta tranquilla, quasi deserta. I tempi di percorrenza del Grande raccordo anulare sfiorano quelli agostani e da Anagnina a Laurentina i tabelloni indicano appena sette minuti di tragitto. Alla stessa maniera si presentano le strade del centro, dove autobus solitamente all’orlo della capienza oggi viaggiano con una o due persone a bordo. Qualche criticità viene segnalata nelle stazioni della ferrovia Roma-Lido per l’elevato numero di utenti rispetto alla capienza possibile in questo momento. Alla stazione Termini sono presenti alcune centinaia di viaggiatori, soprattutto studenti, che tornano a casa dopo due mesi di quarantena. Tutti con la mascherina, molti con i guanti, attendono disciplinati il loro turno per entrare. “Sono di Bari, studio a Pisa, sto facendo ‘scalo’ a Roma per prendere la coincidenza”, racconta Antonio. Mentre Vanessa attende il treno veloce per tornare a Torino: “Trovare posto è stato facilissimo, ora vado a compilare l’autodichiarazione”. Prima di salire a bordo treno il controllo da parte delle forze dell’ordine e del personale sanitario: si firma il modulo di autocertificazione e viene rilevata la temperatura. Percorsi a terra disciplinano i flussi di marcia dei passeggeri.
Napoli
Più gente in strada e un flusso di auto consistente in tangenziale. Capillari i controlli in questo primo giorno di Fase 2. Monitorate le stazioni ferroviarie, dove sono attesi 5 treni a lunga percorrenza, 3 da Milano e 2 da Torino, già quasi pieni da giorni. I passeggeri sono stati sottoposti a controllo temperatura, e verifica dei documenti e delle autocertificazioni, e dovranno andare in quarantena volontaria per 14 giorni. In caso di temperatura uguale o superiore a 37,5, verranno sottoposti a test rapido, e, se positivi, a tampone. Mascherina obbligatoria in strada, e percorsi anche pedonali per mantenere le distanze. I controlli sono estesi alle fermate dei bus di collegamento interregionale. Anche sui mezzi di trasporto pubblico locale si viaggia in maniera contingentata, 18/20 persone a bus, 80 nelle funicolari e 120 in convogli della metropolitana; nel primo caso è l’autista che regola le presenze, tranne che nei capolinea dove c’è personale addetto, negli altri due i tornelli che sono programmati per il numero di ingressi consetito. I pullman sono autorizzati a saltare le fermate se già occupati dal numero di persone stabilite. Nella fascia di maggior afflusso dei pendolari, si sono registrati invece assembramenti sulle linee della Cumana e una corsa è stata soppressa. Molto affollati anche i treni della Circumvesuviana e della Circumflegrea, dove è stato difficile mantenere il distanziamento sociale.
Reggio Calabria
“Stamattina abbiamo verificato un po’ di confusione, in particolare sui bus provenienti dalla periferia nord. Nonostante avessimo messo delle corse aggiuntive la gente non ha rispettato immediatamente le prescrizioni che avevamo definito. Sono intervenuti i nostri controllori e le forze dell’ordine, denunciando le persone che prive di adeguata motivazione intendevano viaggiare ed erano salite a bordo”. Lo ha riferito all’Agi Francesco Perrelli, amministratore unico dell’Atam, l’azienda di trasporti della Città metropolitana di Reggio Calabria.
Cagliari
Nel primo giorno della fase 2 per l’emergenza Covid-19 a Cagliari la situazione è rimasta sotto controllo. Nelle principali vie del centro città la ripresa del flusso di traffico è stata lenta e graduale. Tanti i parcheggi liberi, mentre si sono registrate file soprattutto davanti a farmacie, panifici, banche e poste. Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, il Ctm ha recepito la nuova ordinanza regionale: così come l’Atp a Sassari, l’azienda potrà garantire il 60% del servizio, il 10% in più rispetto rispetto alla precedente ordinanza (era del 50%), con alcuni rinforzi nelle ora di punta.