La violazione del decreto legge sulle riaperture a cui sta lavorando il governo prevede la sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, come già disposto dal dl 19/2020 “nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa”. La bozza del dl prevede inoltre “la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”.
Inail: il contagio sul lavoro non è responsabilità dell’impresa
L’infortunio sul lavoro per Covid-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile dell’impresa. Lo precisa l’Inail, in riferimento al dibattito alimentato dall’allarme lanciato da Confindustria, che aveva chiesto di sgombrare il campo da interpretazioni che avrebbero potuto generare equivoci. Il datore di lavoro, spiega l’istituto, risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa.
Zaia: “La preoccupazione è la sottovalutazione del rischio”
Nonostante i dati in Veneto siano positivi “non va abbassata la guardia. La vera preoccupazione è la sottovalutazione del rischio, gli assembramenti, il mancato uso delle mascherine“. Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Luca Zaia, aggiungendo che “questa partita passa totalmente in mano a noi cittadini e se non si rispettano le regole, la reinfezione ci sarà”. “Non è scandaloso un approccio a macchia di leopardo – ha aggiunto il governatore -. Il buonsenso ci farà trovare una soluzione, altrimenti diventa impossibile aprire delle attività. Ci sono ancora ore e giorni, vediamo di venirne fuori. Il governo ha una buona dose di burocrati che emanano e ti tutelano. Ma se il tema è ‘vieni avanti tu che a me viene da ridere’, allora… Io sono d’accordo che i sindaci siano competenti. Se la distanza tra ombrelloni è troppo ampia mi pare giusto che un sindaco faccia un’ordinanza per ridurla, sotto la sua responsabilità”. E a proposito delle linee guida Inail puntualizza “É in corso un confronto per capire che linee guida Inail sono un riferimento ma non devono essere un riferimento secondo il quale tu emani linee guida regionali, senno è inutile: emani quelle Inail e basta. Qui c’è un problema di responsabilità penale e giuridica, noi vogliamo aprire ma in maniera serena senza mettere nei guai i nostri imprenditori e i nostri lavoratori”.
Governo accelera, in odg del Cdm inserito anche dl sulle riaperture
Il governo vuol chiudere la partita del decreto per le riaperture che saranno possibili dal 18 maggio. Nell’ordine del giorno inviato dalla Presidenza del Consiglio è anche stato inserito ufficialmente il decreto con le misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. In un primo momento, infatti, era stato informalmente comunicato che nell’odg ci sarebbe stato solo l’esame di leggi regionali. In agenda anche la proposta di scioglimento di un Consiglio comunale.