Emergenza coronavirus Europa in stallo: bisogna fare chiarezza

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L’Europa ripete “nessuno si salva da solo” ma sul come salvarsi ancora non si hanno soluzioni condivise, così stati membri ed istituzioni europee continuano e confrontarsi/scontrarsi.

“Sono a favore dei coronabond” Luis de Guindos

Lo ha detto il vicepresidente della Bce, sottolineando che “si tratta di una pandemia che avrà ripercussioni su tutti”. Ha spiegato, inoltre, che questa crisi, innescata dal coronavirus, “è completamente diversa daquelle del 2008-2009-2010”.

Gentiloni, discussione Ue non adeguata all’ emergenza

“Credo che bisogni ancora scommettere sul fatto che, alla fine, da parte della Germania, si arrivi a una comprensione della situazione nuova. Mi aspettavo questa divisione, ed è una visione antica che conosciamo a memoria”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni. “Purtroppo nella dinamica tra gli Stati europei sono prevalse chiavi di lettura figlie della crisi precedente – continua Gentiloni -. Veniamo da anni di contrapposizioni. Il punto è che questa discussione, che è assolutamente legittima, non è adeguata alla situazione che stiamo vivendo. Bisogna fare tutti gli sforzi perché lo stallo sia superato”.

Sassoli “Germania, faccia chiarezza”

Il presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, chiede “chiarezza” ai governi europei sulle decisioni per la ricostruzione post Covid-19. “Penso che alcuni Paesi non abbiano ancora percepito il senso della catastrofe che incombe e non si rendano conto della gravità della situazione per loro stesse economie”, spiega Sassoli. “L’Olanda si avvantaggia molto del mercato unico ma se questo dovesse crollare quale sarebbe il prezzo per i cittadini olandesi? Dal governo tedesco ci aspettiamo una parola di chiarezza”, aggiunge. Sulle affermazioni della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il presidente dell’Europarlamento osserva che “il suo chiarimento è stato apprezzato anche dalle autorità italiane”. “Abbiamo bisogno di conoscere le valutazioni di tutte le istituzioni. E’ importante che la discussione in corso porti a trovare soluzioni con fantasia e flessibilità, intorno a un grande Piano Marshall per la ricostruzione dopo la crisi”, aggiunge Sassoli. Il Mes? “Va bene ma senza condizioni“.  “C’è un dibattito molto intenso nella Repubblica Federale e ci auguriamo che partorisca un’indicazione chiara – conclude Sassoli -. Anche perché a giugno la Germania assumerà la presidenza di turno dell’ Ue, trovandosi nel vortice della crisi e con un bilancio pluriennale dell’Unione ancora aperto. Penso e spero che Berlino non vorrà rinunciare a un ruolo di guida e rafforzamento dell’ Europa”.

Amendola: Rischio recessione, trovare un accordo in Ue

“Dobbiamo trovare una via di uscita, una soluzione. La Bce e la Commissione europea hanno fatto in dieci giorni cose che si discutevano da anni. Sono state fatte scelte difficili, serve un passo ancora. É un passaggio epocale. Bisogna negoziare e trovare un accordo” in vista della recessione che si prospetta. Ha commentato il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola.

 

 

Rossella Avella: