Quattro miliziani di al Qaeda sono rimasti uccisi nel bombardamento effettuato da un drone nella provincia di Baida.Lo hanno riferito fronti tribali locali precisando che si tratterebbe del terzo attacco nella settimana da quando Washington ha promesso di portare avanti la sua campagna contro le forze jihadiste, nonostante il perdurare della crisi politica nel Paese.
L’attacco degli aerei senza pilota controllati dagli Stati Uniti ha preso di mira un mezzo dove viaggiavano quattro sospettati della provincia. Diversi terroristi sarebbero morti nel corso di alcuni bombardamenti sferrati dai droni americani in Yemen dall’inizio dell’anno e da quando il potere a Sanaa è stato preso dagli sciiti di Houthi.
Tale operazione dimostrerebbe la determinata decisione di Obama di proseguire la guerra contro i gruppi dell’estremismo islamico. Nello Yemen si è intensificato l’uso di velivoli senza pilota principalmente da parte dell’intelligence Usa, che ne giustifica il massiccio impiego sulla base della legge di autodifesa sancita dal diritto bellico e dell’Authorization for the Use of Military Force Against Terrorists (AUMF) approvata dal Congresso il 14 settembre 2001 e che concede al presidente il potere di “usare tutti i mezzi necessari e appropriati” per perseguire i terroristi.
Il ricorso a questa tipologia di attacchi condotti a distanza ha suscitato dibattiti sulla loro eticità politica, giuridica e umanitaria, anche se per ora le autorità americane ritengono che questo metodo sia un’ alternativa più sicura del combattimento militare dato il minore rischio di scontri a fuoco e coinvolgimento di civili provocato da esecuzioni mirate.