Si sono intensificati nelle ultime ore i raid sauditi e dei Paesi della Coalizione araba del Golfo sugli obiettivi sciiti in diverse parti dello Yemen. Secondo “al Jazeera” i caccia inviati da Riad hanno colpito in particolare le zone di al Huja, Taiz e Mareb. Si tratta dei tre fronti aperti tra le truppe governative e quelle ribelli, tutti indispensabili per poter consentire ai soldati del presidente Abde Rabbo Mansur Hadi di arrivare alla capitale Sana’a. I ribelli sciiti resistono però nel fronte più caldo, quello di Taiz, dove ieri sono morti 10 ribelli di Houthi. La città di Taiz è strategica per consentire alle truppe di Hadi di proseguire verso la capitale Sana’a da oltre un anno nelle mani dei miliziani sciiti Houthi. Oggi forze governative avrebbero preso il controllo della provincia di al Qabitiya.
Intanto le forze fedeli al governo yemenita del presidente Abde Rabbo Mansour Hadi hanno ripreso il controllo della città di Jaar caduta ieri nelle mani dei miliziani di al-Qaeda nella penisola araba (Aqap). Secondo quanto confermato alla Dpa, “gli insorti di al-Qaeda si sono ritirati completamente da Jaar” dopo violenti combattimenti con le forze fedeli a Hadi. Le forze governative, ha aggiunto la fonte, stanno pianificando l’avanzata verso Zinjibar, l’altra città finita ieri sotto il controllo di al-Qaeda.
Nelle scorse settimane Hadi è tornato ad Aden, dopo mesi di esilio in Arabia Saudita, per guidare la liberazione della città di Taiz da parte delle sue truppe che combattono contro i ribelli sciiti. Dopo il suo arrivo nei giorni scorsi Hadi ha incontrato i capi dell’esercito ed ha condotto personalmente le operazioni militari in corso a Taiz, terza città del paese, la cui presa è necessaria per la riconquista della capitale Sana’a. Il capo di stato yemenita ha anche ordinato la prosecuzione dei voli in partenza e arrivo nell’aeroporto di Aden.