Sono iniziate nello Yemen le operazioni militari condotte dall’Arabia Saudita per sedare la rivolta sciita. L’intervento di Riad ĆØ parte di una piĆ¹ amplia coalizione di Paesi sunniti. Circa 100 aerei e 150mila soldati sono stati impiegati negli attacchi contro gli Houti iniziati a mezzanotte. La tv Al Arabiya ha spiegato che i sauditi si sono posti a capo di un’alleanza formata dai Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Oggi si svolgerĆ il vertice della Lega Araba mentre Obama ĆØ giĆ stato avvisato dei raid e ha assicurato supporto logistico e di intelligence.
La reazione degli Houti non si ĆØ fatta attendere. “E’ una dichiarazione di guerra allo Yemen” ha tuonato il portavoce sciitaĀ Mohammed al Bukhaiti parlando ad al Jazeera da Sana’a, la capitale che i miliziani sciiti controllano dal 21 settembre. Bukhaiti ha poi smentito che il leader degli houthi Mohamed Ali Al Houthi sia rimasto ferito nei raid. Secondo fonti locali, nei bombardamenti sarebbero invece stati uccisi tre comandanti militari houthi, ovvero Abdel Khaleq Badereddine Al-Houthi, Yousef Al-Madani e Yousef Al-Fishi. I ribelli sciitiĀ hanno quindi confermato in un comunicato che aerei da combattimento sauditi hanno colpito la base militare di al-Duelimi a Sana’a e che in risposta i miliziani sciiti hanno sparato missili contraerei.
E si contano anche le prime vittime civili; in 25 sarebbero morti nei raid condotti contro una zona abitata a nord della capitale. Lo ha denunciato all’agenzia tedesca dpa un funzionario del ministero della SanitĆ di Sanaa. “Altre 40 persone sono rimaste ferite. E’ solo il primo bilancio”, ha precisato la fonte, coperta da anonimato, senza fornire dettagli sulla zona che sarebbe stata colpita.