Almeno 14 civili che lavoravano nel turno di notte in una fabbrica di prodotti alimentari a Sanaa, capitale dello Yemen, sono rimasti uccisi in raid aerei condotti dalla coalizione araba a guida saudita che combatte contro i ribelli sciiti Houthi, alleati dell’Iran. Lo hanno detto all’agenzia Ap un dirigente dello stabilimento e due fonti mediche. La fabbrica, situata nel quartiere di Al Aqil, è stata colpita durante una serie di bombardamenti contro gli Houthi, che controllano la capitale.
I pesanti bombardamenti, cominciati appunto durante la notte, avvengono dopo che sono falliti in Kuwait i negoziati tra gli Houthi e il governo yemenita riconosciuto internazionalmente e sostenuto dall’Arabia Saudita, che ha la sua sede temporanea ad Aden, nel sud del Paese. Un portavoce degli Houthi, Mohammed Abdel-Salam, ha accusato la coalizione a guida saudita di avere chiuso lo spazio aereo su Sanaa, impedendo alla delegazione dei ribelli di fare ritorno dal Kuwait. Infatti, l’aeroporto, controllato dai ribelli sciiti è stato chiuso per precauzione.
A confermare la ripresa dei raid aerei, dopo oltre 3 mesi, è stato un portavoce della coalizione, che però ha assicurato che sono stati presi di mira solo obiettivi militari. Inoltre l’aeroporto, controllato dai ribelli sciiti è stato chiuso per precauzione. Di parere contrario il governo yemenita che ha affermato che i raid hanno colpito anche obiettivi civili.