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Xi sulle orme di Mao: 14 principi per una “nuova era”

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Il pensiero di Xi Jinping sarà centrale nella Cina dei prossimi 5 anni. Dopo aver trovato spazio nella costituzione della Repubblica Popolare, la visione dell'indiscusso leader del Dragone, fresco di rinnovo al vertice del Pcc, diventeranno materia di interesse universitario. Due facoltà la scorsa settimana hanno provveduto a istituire corsi dedicati allo Xi pensiero, mentre gruppi di studio vengono promossi in tutto il Paese. Mossa, quest'ultima, che dimostra la volontà dei dirigenti di partito di mettere subito in pratica i principi che costituiranno l'humus della “nuova era” annunciata da Xi. 

Padre della Patria

Del resto il principale (ma non unico) risvolto del XIX congresso, appena celebrato, consiste nel rafforzamento del potere di Jinping, da molti considerato una sorta di nuovo Mao. E, in effetti, non solo il suo pensiero ma anche il suo nome sono stati inseriti nella costituzione del Pcc, elevandolo al rango di padre della Patria, al pari di Zedong e Deng Xiaoping. Onore che non venne riservato ad altri leader storici cinesi, quali Jiang Zemin (alla guida del Dragone dal 1989 al 2002) e Hu Jintao (il predecessore di Xi). Non solo: Jinping è l'unico, assieme a Mao, cui questo tributo sia stato riconosciuto in vita, visto che nel caso di Deng fu postumo. 

I 14 principi

La dicitura completa dei suoi contributi è stata definita in “Pensiero sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era” che si struttura in 14 punti:

1) i 4 comprensivi: una società modernamente prospera, l'approfondimento della riforma, la promozione dello stato di diritto e la gestione rigorosa e compresiva del partito 

2) 5 in uno: i preparativi per la realizzazione dell'economia, della politica, della cultura, della società e della civiltà ecologica

3) i 4 venti contrari: vale a dire lo stop a edonismo, stravaganza, burocrazia e formalismo

4) 8 attitudini a costruire: dalla diligenza al miglioramento del sistema informativo 

5) 8 prescrizioni: i quadri di partito dovranno avere una condotta moralmente rigorosa, evitando sperperi di denaro pubblico

6) Ricorrenze: nel 2021 (centesimo anniversario della fondazione del Pcc) la Cina dovrà essere “moderatamente prospera”, mentre nel 2049 (un secolo dopo la nascita della Repubblica Popolare) dovrà essere “ricca, forte, armoniosa, moderna, sempre socialista e anche bella”

7) Cintura e strada: progetto per l'apertura di nuove rotte commerciali (sul modello della “Via della seta”) che partano dalla Cina

8) Destino condiviso: prosegue il processo di apertura al mondo, che verrà coinvolto in decisioni che soddisfino non solo l'interesse nazionale ma anche quello di tutti i Paesi

9) 3 severità e 3 verità: i dirigenti del Pcc sono chiamati a rispettare la morale e a essere rispettosi nell'uso del potere

10) 2 studi e 1 sforzo: gli uomini del Pcc sono tenuti a studiare la costituzione e le sue regole e a migliorarsi per non delegittimare il partito

11) Sogno cinese: cioè il “ringiovanimento della nazione”

12) Approcci “olistici”: riguarda la sicurezza della nazione e la riforma

13) Contraddizione: da una parte le richieste dei cittadini per una vita migliore, dall'altra il rischio di uno sviluppo squilibrato

14) Il problema dell'ultimo chilometro: cioè quello che, secondo Xi, divide la Cina dalla sua aspirazione a diventare una potenza mondiale

Nel pensiero di Xi si alternano, dunque, concretezza, visionarietà e ideologia. L'obiettivo di fondo sembra quello di rendere la Cina una realtà nella quale si mantenga l'equilibrio tra un'organizzazione della società in senso socialistico (da lì i richiami al rigore e a uno sviluppo omogeneo) e una visione più capitalistica nei rapporti economici internazionali. 

 

Luca La Mantia: