La Cina “creererà miracoli che impressioneranno il mondo”. Xi Jinping ha chiuso così il discorso di commemorazione dei 40 anni di riforme e aperture del sistema cinese, avviate da Deng Xiaoping nel 1978, nella Grande Sala del Popolo, a Pechino.
Mai fermarsi
Durante l'intervento, duranto circa un'ora e mezzo, il leader del Dragone ha rivendicato come “assolutamente corretta” la leadership del Partito comunista cinese e ha poi aggiunto: “Non dobbiamo essere auto-compiacenti, non dobbiamo procrastinare e non dobbiamo perdere il coraggio di lottare”. Anzi “Mentre i tempi si fanno duri, dobbiamo continuare ad andare avanti”. E facendo riferimento indiretto alla guerra commerciale in atto con gli Stati Uniti – su cui è stata recentemente raggiunta una tregua – ha ribadito che “nessuno è nella posizione di dettare alla Cina cosa deve o non deve essere fatto”.
Relazioni
La Cina, ha sottolineato non cerca l'egemonia, e il suo sviluppo “non pone minacce ad altri“. Pechino “si oppone alla pratica di mettere la volontà di uno davanti a quella degli altri”, e lavora assieme agli altri Paesi “per un sistema multilaterale del commercio”. “Non perseguiremo mai il notro sviluppo a scapito di altri”, ha assicurato Xi in un passaggio dedicato all'iniziativa di connessione infrastrutturale tra Asia, Europa e Africa, Belt and Road, da lui lanciata nel 2013, e “non rinuncerà mai ai suoi diritti e interessi legittimi”.
Difesa
Nel passaggio dedicato alle Forze armate, Xi ha sottolineato l'importanza di costruire una “forte difesa nazionale” e continuare a aumentare la “lealtà politica” dell'esercito cinese. La Cina, ha spiegato Xi, deve “salvaguardare la sovranità e assicurare il grande rinnovamento della nazione”. Nemmeno un pollice, ha avvertito, “sarà separato dalla madre patria”.