Le Nazioni Unite si sono pronunciate sulla questione della detenzione arbitraria di Assange: il gruppo di lavoro Onu incaricatoĀ ha deciso di riconoscere le ragioni del fondatore di Wikileaks. Se confermata, questa decisione allontana la prospettiva che Assange lasci l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove ĆØ rifugiato da tre anni, e si consegni alla polizia britannica.
Secondo ilĀ Wgad (gruppo di lavoro Onu sulla detenzione illegale), al quale Assange ha presentato una denuncia contro Londra e Stoccolma, la reclusione del fondatore di Wikileaks ĆØ “illegale”: Svezia e Gran Bretagna devono “rilasciarlo immediatamente” e pagare un “risarcimento”. Secondo quanto riporta la Bbc, sarebbe stata giĆ inviata ai governi di Londra e Stoccolma la sentenza delle Nazioni Uniti, che non ha alcuna influenza formale sulle autoritĆ inglesi e svedesi, ma va ricordato che in passato altre persone sono state rilasciate sulla base delle decisioni del comitato Onu.
Nelle scorse ore era stato lo stesso Assange, su cui pende un mandato di cattura europeo, ad annunciare di essere pronto a farsi arrestare nel caso in cuiĀ il parere Onu gli fosse stato sfavorevole. “AccetterĆ² di essere arrestato domani dalle autoritĆ britanniche se l’Onu si esprimerĆ contro di me” aveva scritto su Twitter tramite l’account diĀ Wikileaks.