Dominic Raab, neo ministro alla Brexit del Regno Unito, ha presentato alla Camera dei Comuni il “white paper” con le proposte di Londra per le future relazioni con l'Unione europea.
Il “Libro bianco”
Il piano è quello concordato a Chequers venerdì scorso dai ministri del governo conservatore, criticato dai cosiddetti “hard Brexiteer” e che ha portato alle dimissioni di due ministri: David Davis e Boris Johnson.
Il ministro ha parlato di proposte “pratiche” e ha spiegato i principi guida del documento, già inviato a Bruxelles per un'analisi. Il “Libro Bianco” include le proposte per un'associazione economica e di sicurezza e un quadro “costituzionale” per la governance e la supervisione dei rapporti futuri. Nel documento è prevista, fra le altre cose, la possibilità per le società di servizi di far muovere oltremanica “i loro dipendenti più talentuosi“. Quanto al ruolo della Corte di giustizia Ue, si legge che si potrà fare riferimento alla stessa per controversie di natura interpretativa, un punto che non farà sicuramente felici i Brexiteers. Jacob Rees-Mogg, che guida lo European Research Group dei Tory, sta preparando emendamenti per cambiare il piano: “Brexit significava Brexit, ma ora sembra che Brexit significhi rimanere soggetti alla legislazione europea”.
Proteste
“Ora spetta alla Ue rispondere – ha detto il ministro al Parlamento – noi affrontiamo questi negoziati con uno spirito di pragmatismo, compromesso, e amicizia. Spero che la Ue si rapporti alle nostre proposte nello stesso modo”. Quando Raab ha preso la parola ai Comuni per presentare il documento, i parlamentari hanno rumorosamente protestato, lamentando di non averne ricevuto una copia in anticipo e costringendo il presidente a sospendere la seduta per alcuni minuti.