Notizie positive per l’economia americana. Sono state infatti riviste le stime relative alla crescita del Pil nel secondo trimestre del 2014. Il Prodotto interno lordo statunitense crescerà del 4,6% raggiungendo il livello del quarto trimestre del 2011. Una soglia, questa, che non viene superata dal 2006. Alla base dell’impennata ci sono l’accelerata degli investimenti aziendali e la revisione al rialzo dei dati sull’export (+11,1% rispetto al +10,1% inizialmente previsto). Secondo gli analisti, dunque, il Pil statunitense chiuderà l’anno superando il 2%. La Federal Reserve, in particolare, ha preventivato un rialzo tra il 2 e il 2,2%.
L’economia Usa è in crescita da 15 mesi consecutivi. L’unico periodo in cui si è avuta una leggera contrazione (pari al 2,1%) sono stati i primi tre mesi del 2014. Tuttavia il ritmo dei guadagni, in media del 2%, è tra i più bassi registrati in periodi di ripresa dopo una recessione dalla Seconda Guerra Mondiale in poi. In America sono salite del 2,5% le spese per consumi. Fatto, questo, che incide in positivo per 1,69 punti sulla crescita del Prodotto interno lordo. Gli investimenti a reddito fisso segnano un +9,7%, meglio dell’8,4% della prima stima. Va bene anche il settore delle strutture aziendali. Infine i profitti delle imprese hanno ottenuto risultati migliori del previsto.
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