Ha fatto il giro della rete il video della bambina curda di 6 o 7 anni che rivendica l’uccisione di 400 jihadisti dello Stato Islamico in Siria. Alla sua età molte delle coetanee giocano con le bambole e vanno a scuola, lei invece con i suoi jeans e la sua felpa rosa ha in bocca solo parole di morte. L’impressionante filmato è stato diffuso dal Daily Mail e in un minuto e una manciata di secondi si può ascoltare un uomo che incita la piccola a urlare e ripetere più volte “uccidere, uccidere”. Poco dopo l’adulto chiede: “Contro chi stai sparando?”. E la piccola risponde sorridendo: “Daesh” usando l’acronimo arabo per identificare gli uomini di al Baghdadi. Alla successiva domanda su quanti jihadisti dell’Isis abbia già ucciso, la bimba afferma alzando quattro dita della mano e gridando orgogliosa “quattrocento”. “Ancora”, la esorta l’uomo, mentre lei si china sulla mitragliatrice e spara, non è chiaro verso dove.
Il video è stato pubblicato a gennaio ma solo di recente è riapparso sui social network con il titolo “Giovane Ypg spara”, dove Ypg è l’acronimo di Unità di protezione del popolo, in lotta contro gli estremisti dello Stato Islamico. Mentre è risaputo che i guerriglieri Isis usano i bambini nelle loro guerre, i curdi hanno finora lasciato fuori dalle battaglie i più piccoli, anche se esistono video che mostrano decine di ‘bambini soldato’ dal Kazakhstan addestrati per combattere. Così come sono state divulgate immagini di ragazze combattenti dell’esercito, deterrenti per i miliziani dell’Isis, in quanto se uccisi da una donna, secondo le loro credenze, non saranno premiati da 72 vergini nell’aldilà.