Il presidente russo Vladimir Putin ha ricevuto ieri John Kerry nella sua residenza di Sochi dopo che il Segretario di Stato americano aveva avuto un primo incontro con il ministro degli esteri Sergei Lavrov in mattinata. Le discussioni con Putin e Lavrov, che hanno investito questioni importanti inclusi i negoziati sul nucleare iraniano, la Siria e l’Ucraina, “sono state franche”, ha scritto Kerry in un tweet. “E’ importante mantenere aperti i canali di comunicazioni fra Stati Uniti e Russia affrontando le questioni globali più urgenti”, ha poi aggiunto. Quella di martedì è la prima visita del Segretario Usa in Russia dal 2013 e si svolge nel momento di maggiore crisi delle relazioni bilaterali dai tempi della guerra fredda.
“Attraverso il dialogo è possibile trovare modi per normalizzare le relazioni e per coordinare in modo più stretto la gestione dei problemi internazionali”, aveva spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in mattinata, sottolineando che non è stata la Russia a dare inizio al raffreddamento delle relazioni. Secondo il consigliere diplomatico del Cremlino, Yurij Ushakov, durante i colloqui non è stata vagliata la possibilità che gli Usa entrino nel formato Normandia, precisando però che la questione ucraina è stata discussa “molto dettagliatamente, incluse diverse varianti di lavoro più intenso sul piano bilaterale” tra Russia e Stati Uniti.