European multilevel strategy for migration (“Strategia europea multilivello per l'immigrazione”). Questa la proposta portata dall'Italia al mini vertice di Bruxelles dedicato proprio ai flussi migratori.
La proposta
“Siamo qui per presentare proposta italiana completamente nuova basata su un nuovo paradigma di soluzione dei problemi della migrazione” ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivando al summit. La strategia, ha aggiunto, sarà formata da “sei premesse e 10 obiettivi“. Tra questi ultimi, in particolare, c'è il “superamento del criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in Italia sbarca in Europa”. La proposta “è mirata a proporre una puntuale politica di regolazione e gestione dei flussi che sia efficace e sostenibile, volta a superare completamente il regolamento di Dublino, basato su una logica emergenziale. Noi vogliamo invece affrontare problema in modo strutturale, le nostre opinioni pubbliche ce lo chiedono”.
Gli altri
Per Emmanuel Macron è necessario “trovare una soluzione europea sui migranti”. Questa, ha spiegato, “si costruirà solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell'Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni Paesi conoscono”. Angela Merkel ha parlato di “incontro molto importante” per trovare “accordi bilaterali e trilaterali” sul tema della migrazione. “L'aspettativa è che si possa trovare una soluzione comune in questi giorni” ha aggiunto la cancelliera. “Sappiamo che non esiste ancora una soluzione europea, quindi si tratta di trovare accordi bilaterali, di come possiamo aiutarci a vicenda e trattarci reciprocamente in modo equo e onesto”. Il neo premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha assicurato un “atteggiamento costruttivo per apportare una soluzione rivendicando valori europei come la solidarietà ed il rispetto dei diritti umani. Ci vuole una risposta europea a questa sfida. Il dialogo e la cooperazione che abbiamo con la Francia è una buona sintonia”. Per il primo ministro belga, Charles Michel “questa deve essere una riunione utile per arrivare a mediazioni, per arrivare a prendere delle decisioni”. La prima priorità, per Michel, è quella “di avere un controllo forte alle frontiere esterne europee. La seconda priorità è andare a fondo su questi hotspot” nei Paesi terzi “per vedere come funzionano sotto il profilo del diritto internazionale“. E la terza priorità è che “Dublino possa essere riformata, in modo tale che si possa coniugare responsabilità e solidarietà”.
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