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Venti di guerra in Corea, Putin: “Siamo sull’orlo di un conflitto su vasta scala”

“Per la Russia l’idea che i programmi missilistici-nucleari nordcoreani possano essere bloccati dalla sola pressione su Pyongyang è un errore e non ha futuro: i problemi della regione devono essere affrontati attraverso un dialogo che coinvolga tutte le parti senza precondizioni”. Lo ha scritto Vladimir Putin in un articolo che sarà pubblicato nei principali media nei Paesi membri Brics in occasione del vertice in Cina. Il presidente russo avverte che la situazione in Nord Corea si “è aggravata” ed è sull’orlo di “un conflitto di vasta scala

“Le provocazioni, la pressione e la retorica militarista e insultante sono un vicolo cieco“, ha aggiunto Putin ricordando che “la Russia e la Cina hanno creato una tabella di marcia per un accordo sulla penisola coreana che è stato progettato per promuovere la progressiva riduzione delle tensioni e la creazione di un meccanismo per una pace e una sicurezza duratura”.

Secondo il ministro russo degli Esteri, Serghiei Lavrov, fra l’altro, dovrebbero essere gli Stati Uniti a compiere il primo passo verso una soluzione pacifica della crisi. “Se è in arrivo una guerra, e gli americani hanno riconosciuto che stanno considerando attivamente l’opzione militare, il primo passo, se vogliamo prevenire questa guerra, dovrebbe essere compiuto da chi è più intelligente e più forte“, ha detto Lavrov.

In nome della deterrenza contro le minacce di Pyongyang, il ministero della Difesa del Giappone ha, intanto, chiesto un aumento record del suo budget nell’anno fiscale 2018: 5.200 miliardi di yen (pari a 40,5 miliardi di euro), in rialzo del 2,5%, al servizio delle spese per le nuove batterie di missili intercettori terra-aria e sistemi navali di contraerea. Se il Parlamento desse il via libera, sarebbe il sesto aumento annuale di fila sotto la guida del premier Shinzo Abe, dopo 10 anni di riduzioni. Misure, nel complesso, destinate a modificare gli equilibri di forza regionali e su cui il portavoce del ministero della Difesa cinese Ren Guoqiang ha espresso parole dure. Pechino, ha osservato, non permetterà mai la guerra o il caos alle sue porte e “le soluzioni militari non sono un’opzione”. “Abbiamo sempre sostenuto la soluzione dei problemi con il dialogo e il confronto“.

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