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Venezuela: si dimette l'ambasciatore in Italia

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Isaias Rodriguez, ambasciatore venezuelano in Italia, ha annuciato l'intenzione di abbandonare l'incarico con una lettera indirizzata al presidente Nicolas Maduro.

L'annuncio

Giorni fa Rodriguez, che nella missiva esprime “immenso rispetto per la battaglia valorosa combattuta” da Maduro “contro l'impero declinante” – aveva detto in conferenza stampa che la sede diplomatica – in virtù delle misure adottate a livello internazionale contro il regime di Caracas – non aveva più il denaro per pagare i salari e l'affitto

La lettera

“La sua causa, che è la mia, mi ha trattenuto come un campo di forza, come una calamita”, scrive l'ex presidente venezuelano nella lettera di rinuncia. “Con fede assoluta mi sono aggrappato al chavismo, ma sono arrivato a capire che non posso trasformare l'acqua in vino, o resuscitare i morti”. “Ho visto molto marketing accanto a lei e anche accanto a Chavez”, scrive ancora l'ambasciatore. “La gente si battezza sempre, ma non si libera mai dei suoi peccati“. 

“La fede è una scelta”

“Voglio che sappia, presidente, che sono e sarò al suo fianco. Ma spiritualmente. E' il mio turno di essere nonno, e non voglio morire senza svolgere questo compito che è stato ritardato dalla politica. Mi iscrivo alla Forza Spirituale delle Operazioni Speciali per i Nipoti”, prosegue annunciando di voler “raccontare e scrivere le storie di questo periodo, vissuto dal 1998 alla data in cui sottoscrivo questa lettera“. “La fede, presidente, è una lezione, ma anche una scelta. Non ho nulla da rimpiangere: sono stato felice di essermi regalato una delle più belle cause della vita: la libertà del mio Paese. Volevo essere un compagno fedele e non un adulatore dilettante e timoroso“. Giorni fa l'ambasciatore aveva reso noto di dover tre mesi di affitto per la sede diplomatica e aveva detto che undici dipendenti dell'ambasciata non percepivano più stipendio da quattro mesi, si legge sul sito Infobae.

Alberto Tuno: