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Venezuela, Maduro sceglie la linea dura: vietate manifestazioni contro l’Assemblea Costituente

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Il presidente Nicolas Maduro ha scelto di passare alla linea dura. Infatti, mentre l’opposizione si sta organizzando per lanciare una nuova ondata di proteste, il governo venezuelano ha annunciato che a partire da oggi, tutte le manifestazioni contro l’elezione dell’Assemblea Costituente – previste per la prossima domenica – sono proibite. Chi trasgredirà il divieto, se arrestato, rischia una condanna che va dai cinque ai dieci anni di carcere.

La “presa di Caracas”

L’annuncio del divieto è stato dato dal ministro degli interni, Nestor Reverol. Si tratta di un ultimo tentativo volto a disinnescare le proteste che oramai da mesi tengono sotto scacco l’intero Venezuela. Ma mentre il governo cerca una soluzione contro le manifestazioni, l’opposizione ha annunciato per oggi la cosiddetta “presa di Caracas”, che ha come obiettivo quello di paralizzare la capitale venezuelana con barricate e blocchi stradali.

In due giorni di sciopero 4 vittime

Intanto, la situazione nel Paese sembra degenerare con il passare delle ore, tanto che alcuni media locali parlano di “guerra civile di bassa intensità“. Nel corso dei due giorni di sciopero generale, promosso dall’opposizione, ci sono già state quattro vittime, due uomini nello Stato di Merida e due adolescenti a Caracas. Ma, dall’inizio di aprile, ossia da quando c’è stato il tentativo di esautorare il parlamento in mano alle opposizioni dopo le elezioni del dicembre 2015, in Venezuela ci sono state oltre cento vittime.

La Mud conferma nuove manifestazioni fino a domenica

Nel frattempo, nonostante la situazione del Paese sia sempre più critica, i dirigenti della Mud – la coalizione dei movimenti dell’opposizione – hanno confermato che le manifestazioni continueranno anche oggi, sabato e domenica. Il loro scopo è quello di sabotare le elezioni della nuova assemblea costituente, considerata l’ennesima truffa di Maduro per evitare le elezioni presidenziali, parlamentari e regionali che, secondo alcuni analisti, perderebbe.

Gli Usa richiamano i familiari dei diplomatici in patria

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno ordinato ai familiari dei diplomatici americani che vivono a Caracas di lasciare la città prima della prossima consultazione elettorale. A riferirlo sono i media americani, tra cui anche la Associated Press. Inoltre, in un avviso aggiornato le autorità statunitensi hanno invitato tutti gli americani a non recarsi in viaggio in Venezuela per via dei disordini sociali.

Manuela Petrini: