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Vacilla la tregua a Donetsk, 6 civili morti e 18 feriti secondo i ribelli

Non c’è un attimo di tregua in Ucraina. La situazione, già complicata, è stata resa ancora più bollente dai bombardamenti ad opera dell’ esercito di Kiev su Donetsk. A riferirlo è la tv Rossia 24 che cita un portavoce del ministero della difesa dell’autoproclamata repubblica di Donetsk. Sembrerebbe, secondo alcune fonti, che la città sia stata colpita dall’artiglieria dall’aereoporto locale, in mano all’esercito ucraino, nonostante la tregua.
Il bollettino è pesante. Nelle ultime 24ore secondo i ribelli i morti sarebbero 6 e i feriti 18, tutti civili.  Intanto ieri sera a Kharkiv, città nordorientale ucraina, si è svolta un’imponente manifestazione con migliaia di persone che hanno sfilato nella piazza centrale per sostenere l’unità del Paese.
La più grande statua di Lenin è stata abbattuta. L’imponente monumento, alto 20 metri compreso il piedistallo, venne eretto nel 1963. Poche ore dopo a Dergacì, città situata nella stessa regione di Kharkiv, un’ altra statua del padre della rivoluzione d’ottobre è stata sradicata dal suolo ad opera di sconosciuti.Anton Gherashenko, consigliere del ministro dell’interno ucraino, si dice soddisfatto dell’accaduto e commenta considerando questi abbattimenti “un grande festa”. Infatti sono decine le statue abbattute in passato legate alla storia russa e sovietica ed in particolare ai busti di Lenin. Mosca, più volte, ha protestato contro queste azioni definite “barbariche russofobe”.

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