“Sarà la più grande riduzione fiscale della storia del Paese, anche a costo di aumentare il deficit per un paio d’anni. Dobbiamo innescare la pompa“. Al The Economist Donald Trump annuncia la riforma che punta al rilancio dell’economia americana.
Aziende in fuga
“Se le nostre aziende lasciano il Paese, se ne vanno per molte ragioni – spiega il presidente Usa – ma una delle principali è la pressione fiscale troppo alta”, producono all’estero e poi spediscono il prodotto “nel nostro Paese, senza pagare tasse. Questo non accadrà più. Dovranno pagare una tassa molto elevata, che si aggira attorno al 35%“, ma “al momento stiamo riducendo la pressione fiscale a tal punto che non avrete nemmeno bisogno di una barriera“.
Risorse
Una parte dei risparmi arriveranno, dice, con la riforma sanitaria: “riusciremo a risparmiare un bel po’, qualcosa come 400-900 miliardi di dollari“. All’ordine del giorno anche la modifica degli accordi commerciali, “che devono essere giusti, e anche reciproci”. In questo senso annuncia “una ristrutturazione massiccia” dell’accordo Nafta di libero scambio con Messico e Canada. Nella stessa intervista, riguardo alle sue dichiarazioni dei redditi, Trump assicura: “prima o poi le renderò pubbliche. Forse quando avrò finito, perché ne vado molto fiero. Ho fatto un ottimo lavoro. Ma non saranno mai oggetto di trattativa. Non dimenticatevi che sono stato eletto anche senza rivelarlo“.
Il caso Comey
Intanto Trump deve affrontare le polemiche sorte dopo il licenziamento del direttore dell’Fbi James Comey. Una decisione impopolare secondo il sondaggio realizzato da Nbc News/Survey Monkey. Il 54% degli americani la ritiene infatti inappropriata, mentre il 38% è favorevole.
Ricostruzione
Il New York Times ha fornito ulteriori dettagli sulla vicenda. Sette giorni dopo il suo insediamento alla Casa Bianca Trump invitò a cena Comey chiedendogli di promettergli lealtà. Offerta declinata, a fronte di un’assicurazione di sola “onestà“.
Il quotidiano di New York ricostruisce quell’episodio citando due fonti anonime a conoscenza dello scambio tra Trump e Comey e secondo le quali quest’ultimo ritiene adesso quella circostanza foriera di quanto accaduto nei giorni scorsi. Si trattò di una cena privata, a due – scrive il giornale stando alla ricostruzione- in cui Trump avanzò due volte il tema della lealtà, e non soddisfatto della prima risposta in cui Comey sottolineava di poter garantire “onesta’”, chiese se poteva contare su “onesta lealtà”, ottenendo una risposta affermativa da Comey. La Casa Bianca contesta la ricostruzione riferita dal New York Times, “non crediamo sia accurata”, ha detto la vice portavoce Sarah Sanders, affermando che il presidente Trump “non lascerebbe mai intendere di aspettarsi lealtà personale, soltanto lealtà verso il nostro Paese”.