Tralasciando il giallo sulle parole di Jean-Claude Juncker, la prima reazione a caldo sulla formazione del nuovo governo italiano, il primo sull'asse Lega-M5s, arriva nientemeno che dagli Stati Uniti dove, nonostante il momento delicato legato alla conferma dei dazi (in vigore dalla mezzanotte di oggi) sulle importazioni di acciaio e alluminio e l'incognita del summit fra Trump e Kim, un occhio è rimasto vigile sulla situazione politica italiana che, dopo aver preoccupato nei giorni scorsi, sembra ormai arrivata a una soluzione. Interpellata dall'Ansa, “l'amministrazione Trump” si è detta “pronta a lavorare col nuovo governo italiano appena sarà formato”. Dichiarazioni arrivate dal dal Dipartimento di stato Usa, immediatamente dopo la notizia dell'imminente annuncio dell'esecutivo, e pronunciate a margine di una conferenza stampa del segretario di stato Mike Pompeo a New York.
Appoggio delgi Usa
La stessa fonte non ha mancato di precisare come “da decenni l'Italia è un alleato affidabile della Nato, un attore globale sul fronte della sicurezza internazionale e un traino dell'economia europea”. Ora, in attesa di capire quali saranno le reazioni da parte dei Paesi dell'Unione europea, l'Italia incassa l'in bocca al lupo degli Stati Uniti, oltre che la loro disponibilità nel proseguire una collaborazione prolifica anche con il nuovo esecutivo. Toni comunque moderati da parte degli States, ben diversi da quelli entusiasti di Di Maio e Salvini, con il leader M5s a definire “storica” la giornata di ieri, poiché “il MoVimento 5 Stelle sta per andare al governo del Paese”.