Donald Trump potrebbe prorogare il congelamento delle sanzioni verso l'IranĀ previsto nell'accodo sul programma nucleare di Teheran. Lo riporta il New York Times, secondo le quali il presidente Usa dovrebbe imporre una scadenza al Congresso e agli alleati europei per migliorare l'accordo altrimenti gli Stati Uniti ne usciranno. L'annuncio ĆØ atteso nelle prossime ore e dovrebbe essere accompagnato da “sanzioni mirate” contro alcuni esponenti del governo di Teheran per corruzione e abuso dei diritti umani.
La posizione di Trump
Secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano newyorchese Trump sarebbe stato convinto dai suoi consiglieri e dagli alleati europei a non sciogliere l'accordo sul nucleareĀ iraniano. L'ex tycoonĀ dovrebbe mettere in guardia sul fatto che potrebbe non rinnovare un'altra volta il congelamento delle sanzioni a meno che il Congresso non raggiunga un accordo su come rafforzare l'intesa. Le sanzioni che Trump si appresta ad annunciare nei confronti di singoli individui rappresentano – riporta il New York Times – lo scontento del presidente nei confronti del governo di Teheran e la sua solidarietĆ con coloro che hanno manifestato contro le autoritĆ locali. L'IranĀ ĆØ stato uno dei temi del colloquio telefonico di Trump con il presidente francese Emmanuel Macron. Una conversazione durante la quale Macron avrebbe ribadito la ''determinazione della Francia a vedere l'accordo attuato e l'importanza di tutti i firmatari dell'intesa a rispettarlo''. Alcuni all'interno della Casa Bianca, mette in evidenza il New York Times, si sono detti frustrati dalla telefonata con Macron, che avrebbe potuto provocare Trump.
Incontro a Bruxelles
Ieri nel corso di un mini-vertice a Bruxelles tra alcuni leader dell'Unione europea e il ministro iranaiano degli Esteri, Javad Zarif, ĆØ stato fatto il punto sulla situazione. “L'Iran sta attuando quanto deciso dall'accordo, come certificato da nove relazioni dell'Agenzia competente (Aiea) – ha detto Federica Mogherini – Restiamo impegnati a sostenere la sua piena attuazione, incluso garantire che la revoca delle sanzioni collegate abbia un impatto positivo sul commercio e le relazioni economiche col Paese”. “Non vediamo ragioni per rompere l'accordo. Tutti lo rispettino, anche gli alleati americani”, ha sollecitato il ministro francese degli Esteri Jean Yves Le Drian, chiarendo: “Questo non significa che nascondiamo altre questioni di disaccordo. Bisogna parlarne, ma in un'altra sede e mantenendo scrupolosamente l'intesa“