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Usa, il sospetto: “Usate armi chimiche in Siria”

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Un un periodo di forte criticità con l'Iran e di ripresa tensione con la Corea del Nord, gli Stati Uniti continuano a monitorare anche la situazione in Siria dove, nelle ultime ore, il Pentagono ha posto un occhio particolare. Dall'organo di difesa del Paese, infatti, sono stati diffusi alcuni dati raccolti nell'ultimo periodo i quali, a quanto sembra, mostrerebbero un possibile coinvolgimento del regime di Assad nell'utilizzo di armi chimiche. Come riportato dal portavoce del Dipartimento di Stato, Morgan Orgagus, “gli Stati Uniti continuano a monitorare da vicino le operazioni del regime di Assad nel nord ovest della Siria, incluse le indicazioni di un nuovo uso di armi chimiche da parte del regime” e, sfortunatamente, “continuiamo a vedere segnali sul fatto che il regime di Assad possa averle usate di nuovo, incluso un presunto attacco il 19 maggio”.

La situazione

Al momento si tratta di un presunto attacco non meglio specificato  il quiale, comunque, è bastato a far scattare un campanello d'allarme in tutto il sistema politico statunitense, a cominciare dal Segretariato alla Difesa e che, in qualche modo, potrebbero contribuire a complicare ulteriormente la tensione in un'area del Globo che, nelle ultime due settimane, ha conosciuto una pericolosa escalation proprio fra gli Usa e l'Iran, con un timore connesso supportato anche dai numeri dell'Onu che, giorni fa, parlava di 180 mila civili che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case tra le regioni di Hama e Idlib fra il 29 aprile e il 9 maggio.

La reazione

Non è chiaro quali saranno i prossimi passi degli Stati Uniti. Di certo, anche solo il sospetto che in Siria si possa tornare a dare la parola ad armamenti di natura chimica ha destato l'attenzione della Difesa e non solo. Il Dipratimento, da parte sua, spiega come la situazione sia ancora in fase di analisi, non lesinando però su un avvertamento indirizzato direttamente al regime siriano: “Stiamo ancora raccogliendo informazioni su questo incidente ma ripetiamo il nostro avvertimento che se il regime di Assad usa armi chimiche, gli Stati Uniti e i nostri alleati risponderanno in modo rapido e appropriato”. E non risparmia nemmeno la Russia, con un'accusa peraltro abbastanza specifica: “Le recenti accuse della Russia contro i caschi bianchi e altri fanno parte di una continua campagna di disinformazione da parte del regime di Assad e di Mosca per creare la falsa narrativa che gli altri sono da incolpare per attacchi di armi chimiche che il regime di Assad stesso è conducendo”.

Mattia Damiani: