Categories: Esteri

USA, IL COLOSSO MILITARE LOCKHEED-MARTIN COMPRA LA SIKORSKY PER 8 MILIARDI DI DOLLARI

Logo Interris - USA, IL COLOSSO MILITARE LOCKHEED-MARTIN COMPRA LA SIKORSKY PER 8 MILIARDI DI DOLLARI

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: USA, IL COLOSSO MILITARE LOCKHEED-MARTIN COMPRA LA SIKORSKY PER 8 MILIARDI DI DOLLARI

Matrimonio tra aziende militari in Usa. Il colosso della Difesa americano e principale fornitore del Pentagono, Lockheed-Martin, si rafforza ulteriormente tramite l’acquisto di Sikorsky Aircraft Corporation, la storica società produttrice di elicotteri fondata nel 1923 dall’ingegnere aeronautico americano di origine ucraina Igor Sikorsky, l’ideatore del primo elicottero in configurazione a singolo rotore. L’azienda di Bethesda (Maryland) nata nel 1995 dalla fusione tra la Lockheed Corporation e la Martin Marietta, si è aggiudicata la Sikorsky per la “modica cifra” di 8 miliardi di dollari.

A parlare dello storico acquisto sono state delle fonti negoziali secondo le quali l’accordo sarà formalizzato martedì 21. Le due società, una volta unite, manterranno il nome Lockheed-Martin e avranno un fatturato pari a 46,5 mld di dollari, circa 43 miliardi di euro, facendo del colosso Usa l’azienda numero uno al mondo del complesso “militare-industriale” statunitense. La L-M vede oggi impiegate circa 140.000 persone nei quattro settori chiave dell’economia americana: aeronautica, sistemi elettronici, sistemi informativi e sistemi spaziali.

Nei confronti del cosiddetto “complesso militare-industriale” parlò nel 1961 il 34esimo Presidente Usa Dwight Eisenhower nel discorso d’addio “Change for peace” per la fine del suo mandato, il 17 gennaio 1961. Eisenhower ammonì la Nazione sul pericolo intrinseco rappresentato dagli interessi commerciali dell’industria bellica, che per sopravvivere avrebbe sempre bisogno di qualche nuova guerra: “Nei ‘councils of government’ – disse – dobbiamo stare in guardia contro l’acquisizione di ingiustificata influenza, voluta o non richiesta, del complesso militare-industriale. Noi non dobbiamo mai lasciare che il peso di questa combinazione metta in pericolo le nostre libertà o i nostri processi democratici”. Un monito da non dimenticare neppure oggi.

Milena Castigli: