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Usa ed Europa nella morsa del gelo

Tempeste di neve, forti piogge e temperature polari stanno flagellando in questi giorni Stati Uniti ed Europa creando disagi nei trasporti proprio negli ultimi giorni di festa. Il nordest degli Stati Uniti è ancora nella morsa del gelo dopo il passaggio del 'ciclone bomba', con temperature in picchiata, fino a -50 gradi. Per i trasporti è ancora caos, anche se non come due giorni fa, quando furono cancellati oltre 5.000 voli. I due aeroporti più in difficoltà sono il JFK di New York e quello di Charleston nella Carolina del Sud, impegnati a contenere ritardi e cancellazioni. La Port Authority, che gestisce gli scali di New York, ha annunciato che i voli saranno limitati al JFK. I ritardi sono causati dall'impennata di voli riprogrammati dopo la bufera di neve e dai danni ad alcune strutture dello scalo. Il sito Flightradar24 riferisce che almeno 12 voli internazionali hanno subito un ritardo da due a quattro ore. Numerose le proteste dei passeggeri, anche sui social media. Problemi anche sulla rete stradale, per il ghiaccio.

Difficoltà in Europa

Si stanno ancora contando ancora i danni causati dalla tempesta Eleonor e la Gran Bretagna si prepara a un brusco calo delle temperature, che in alcune zone potrebbero arrivare fino a -17, a causa di quella che i media britannici chiamano 'the Beast from the east', 'la belva dell'est'. Fino alla fine del mese resta l'allerta neve e ghiaccio e il servizio meteorologico nazionale ha emanato un'allerta 3, un gradino sotto lo stato d'emergenza, invitando soprattutto anziani e persone malate a restare vigili. In Francia, come la Gran Bretagna battuta nei giorni scorsi dalla tempesta Eleonor, rimane alta l'allerta valanghe, soprattutto presso le principali stazioni sciistiche. Forti piogge e nevicate nel sud e nell'ovest del Paese, mentre le temperature caleranno ovunque. A Parigi le piogge intense hanno hanno fatto salire il livello della Senna di ben tre metri. Notte d'inferno poi per migliaia di automobilisti spagnoli rimasti bloccati sull'Ap-6 a causa di una forte tempesta di neve. La strada è stata riaperta dopo 18 ore, ma solo parzialmente. La situazione meteo dovrebbe migliorare domani con un aumento delle temperature e un indebolimento delle nevicate. Non è stata la neve ma la pioggia a creare il caos nel sud-ovest della Germania, dove diverse città sono state colpite da inondazioni. E il traffico fluviale sul Reno è stato temporaneamente sospeso a causa della piena. Unica eccezione in Europa la Polonia dove, in quello che in teoria è il mese più freddo dell'anno, le temperature hanno raggiunto i 10 gradi.

E l'Australia boccheggia

In Australia invece si registrano temperature mai così alte da 79 anni. A Sydney, in particolare, si sono toccati i 47,3 gradi centigradi. Lo riferisce la Bbc. Le autorità locali hanno emesso avvisi a non accendere fuochi in tutta l'area intorno alla città, per il timore di incendi. A Penrith, ad ovest di Sydney, molte persone hanno accusato malori durante le ore più assolate. Si è arrivati a toccare quasi il record del 1939, quando la temperatura nella stessa zona arrivò fino a 47,8 gradi.

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