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Usa, bocciata al Senato la revoca dell’Obamacare proposta dai repubblicani

Il Senato degli Stati Uniti respinge la proposta di legge, fatta dai repubblicani, che prevedeva l’abrogazione di gran parte dell’Obamacare. Il testo viene bocciato con 45 voti a favore e 55 contrari. Sette i repubblicani che votano contro il provvedimento. Un numero sempre maggiore del partito conservatore si unisce ai democratici nel rifiutarsi di votare per la completa abrogazione dell’Obamacare senza che sia pronta una regolamentazione alternativa. Secondo alcuni calcoli, se l’emendamento fosse passato ben 32 milioni di persone avrebbero perso l’assicurazione medica in meno di 10 anni. Non solo. Si sarebbe anche determinato un aumento della spesa sanitaria pari al 20%. Visti i contrasti anche nel Partito repubblicano ora è ipotizzabile che il Grand Old Party segua una via meno drastica nella liquidazione dell’Obamacare voluta dal presidente Usa, Donald Trump.

L’avvio del dibattito

Solo il giorno prima, il Senato statunitense aveva approvato la mozione che prevedeva l’avvio del dibattito sulla riforma sanitaria. Era stato così superato il primo ostacolo di un percorso difficile, ma fortemente voluto dal presidente Trump, per cancellare l’Obamacare. Un risultato ottenuto di misura, grazie al voto del vice presidente Mike Pence, che per l’occasione aveva presieduto la seduta. I repubblicani, infatti, controllano il Senato con 52 seggi su 100 ed è stato solo grazie a Pence, che come vice presidente è anche presidente del Senato, che la mozione è passata. Il voto del Senato “è un grande passo”, aveva detto Trump, che da settimane lancia moniti contro l’incapacità della sua maggioranza a mantenere la sua promessa di abrogare e sostituire l’Obamacare.

Trump: “Lasciamo fallire l’Obamacare”

“Lasciamo fallire l’Obamacare”, aveva twittato il presidente Usa, dopo l’ennesimo fallimento di riformare la legge sulla sanità del suo predecessore, Barack Obama. Trump disse ai giornalisti presenti alla Casa Bianca di voler lasciare che l’Obamacare fallisca da sola, “in modo da costringere anche i democratici a sostenere una riforma, riferiscono i media americani”. Trump aveva twittato che bisognava subito abolire l’Obamacare e poi lavorare per una nuova legge. E sempre sui social, aveva sottolineato questa nuova linea: “Come ho sempre detto, lasciamo fallire l’Obamacare e poi mettiamoci insieme per fare un gran piano sanitario. Rimanete sintonizzati!”. Ma la proposta di abolizione secca dell’Obamacare sembra non avere i numeri. E già nelle scorse settimane, due senatrici repubblicane si erano dette contrarie. Oggi i senatori repubblicani contrari alla completa abolizione della riforma sanitaria sono sette. Tuttavia, la linea politica di Trump non cambia.

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