Una conferenza internazionale per confermare il sostegno alla transizione politica del popolo libico e una discussione sul conflitto che da mesi sta dilaniando il Paese. Centro del dibattito è la necessità di dare un impulso regionale agli sforzi internazionali perché la Libia trovi stabilità e gli attori del conflitto passino da una dinamica di confronto armato ad un dialogo e un negoziato.
A Madrid, oggi, si riuniscono 21 rappresentanti di Paesi e organizzazioni internazionali e il tema principale, quello attorno al quale ruoteranno tutti i suddetti argomenti, è accompagnare la Libia verso la stabilità e lo sviluppo.
L’incontro, a cui per l’Italia parteciperà il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, sarà aperta da un intervento del premier spagnolo Mariano Rajoy, seguito da quelli del ministro degli Esteri della Spagna José Manuel Garcia Margallo, e della Libia, Mohammed Abdelaziz. È una riunione a porte chiuse, e le informazioni alla stampa sulle sue conclusioni, a fine giornata, saranno date dagli stessi partecipanti.
Un comunicato del ministero degli Esteri spagnolo afferma che interverranno tutti i Paesi più vicini alla Libia tra quelli appartenenti a una delle seguenti iniziative: il dialogo 5+5, composto da Spagna, Italia, Francia, Malta e Portogallo con Algeria, Libia, Marocco, Mauritania e Tunisi; il gruppo Med7 in cui rientrano, oltre a Spagna e Francia, anche Italia, Malta, Portogallo, Cipro e Grecia, e i paesi circostanti lo stato libico, nonché Algeria, Ciad, Egitto, Niger, Sudan e Tunisi. Saranno inoltre presenti rappresentanti della Lega Araba, delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana, dell’Ue e dell’Unione per il Mediterraneo.