Un italiano è tra le 29 vittime di 18 nazionalità (di cui, due francesi e sei canadesi) del terribile duplice attentato ihadista in Burkina Faso, a Ouagadougou. Si tratta del figlioletto di cinque anni di Gaetano Santomenna, il proprietario italiano del Cappuccino Cafè, il locale di ristoro per stranieri che ha subito l’attacco rivendicato da Al Qaida per il Maghreb islamico (Aqmi), con l’esplosione di due autobombe, insieme all’hotel di lusso Splendid. Lo riferisce l’agenzia d’informazione l’Ap, senza citare i nomi. Il bimbo sarebbe rimasto ucciso insieme alla madre, ucraina, e alla zia materna.
Le fiamme hanno raggiunto il cielo infiammando la notte, nel centro della capitale, fino alla mattina inoltrata, finché non sono intervenute le forze speciali, locali e francesi e locali, portando in salvo 126 persone, di cui almeno 33 sono però rimaste ferite. Due dei quattro terroristi, tutti uccisi, erano donne.
Gli attentatori sarebbero “combattenti del battaglione Morabitoun” (le Sentinelle), facente capo a Moktar Belmoktar, anche autore dell’assalto all’impianto di gas naturale in Algeria, esattamente tre anni fa, e all’hotel Radisson Blu di Bamako, in Mali, lo scorso novembre, con un doloroso bilancio di 20 morti.