Le milizie filo-islamiche hanno soltanto 24 ore di tempo per “ritirarsi immediatamente da Tripoli”: è questo l’ultimatum che è stato dato dal comando generale dell’esercito libico. “In caso di rifiuto, sarete annientati” è quanto si legge in un comunicato indirizzato alle brigate di Misurata che guidano la coalizione Alba (Fajr) nella capitale.
Questa mattina invece un nuovo raid aereo ha colpito l’aeroporto di Mitiga, l’unico in servizio nella capitale libica, solo qualche ora dopo un attacco iniziale rivendicato dalle forze del generale Khalifa Haftar. “Abbiamo sentito il rombo di un aereo e poi delle esplosioni nel perimetro dell’aeroporto”, è quanto ha riportato un testimone che non è stato in grado di dire se ci sono vittime o danni.
Omar Hassi, capo del governo parallelo imposto nella capitale libica dalle milizie filo-islamiche ha commentato: “Quello che è accaduto a Bengasi nei giorni scorsi, ieri a Kikla e oggi a Tripoli spinge verso lo scontro e la guerra” e ha concluso: “Questo sarà un governo di guerra contro la tirannia e l’ingiustizia”.