La Commissione europea accusa il governo conservatore ungherese guidato da Viktor Orban di “distorcere la verità”, pubblicando una risposta dettagliata alla campagna delle autorità di Budapest legata alle politiche migratorie dell'Ue e intitolata “Anche tu hai il diritto di sapere cosa sta preparando Bruxelles”.
“Nessun complotto”
“La Commissione è d'accordo: i cittadini meritano di sapere la verità su ciò che l'Ue sta facendo. Ma crediamo che meritino fatti e non fiction“, ha spiegato la portavoce dell'esecutivo comunitario, Mina Andreeva: “Il governo ungherese distorce la verità e cerca di descrivere un fotografia cupa di un complotto segreto per portare più migranti in Europa. La verità è che non c'è nessun complotto”, ha detto la portavoce.
La risposta
La Commissione ha risposto nel dettaglio alle cinque accuse lanciate dal governo ungherese nella sua campagna condotta con grandi manifesti, pagine pubblicitarie sui giornali e l'invio di lettere a tutte le famiglie del Paese. Sull'introduzione di quote obbligatorie per il reinsediamento, la Commissione ha ricordato che questi programmi si sono sempre fatti su base “puramente volontaria“. Sulla volontà di indebolire i diritti degli Stati membri di difendere le loro frontiere, la Commissione ha spiegato di “sostenere” gli Stati membri nella protezione delle frontiere nazionali. Sulla facilitazione di visti per i migranti, la Commissione ha detto di avere “zero piani” di introdurre visti umanitari. Sull'aumento dei finanziamenti per le Ong che sostengono l'immigrazione, la Commissione ha ricordato che non lavora con organizzazioni che facilitano le migrazioni irregolari.
Infine, sulla distribuzione di carte di debito prepagate ai rifugiati, la Commissione ha sottolineato che gli aiuti Ue non incoraggiano l'immigrazione ma servono solo a assistere i rifugiati gia' in Grecia attraverso un programma condotto dall'Unhcr.