Non sono trascorse neanche 48 ore dagli annunci di pace in Ucraina che già su Twitter compaiono immagini e testimonianze dei nuovi attacchi. Una donna è stata uccisa dopo una serie di spari a Mariupol, città industriale sulle rive del mare di Azov, e tre persone sarebbero rimaste ferite. Il cessate il fuoco era scattato venerdì alle ore 18 locali, a sancirlo l’accordo di Minsk tra Kiev e i ribelli filo-russi, ma a quanto riferiscono le autorità locali e a quanto testimoniano le foto sui social network non è durata a lungo. La donna infatti è la prima vittima accertata mentre colpi di artiglieria sarebbero esplosi anche a Donetsk e forti bombardamenti sono stati segnalati attorno all’aeroporto e nel vicino sobborgo di Avdiivka, come riferisce l’agenzia stampa Interfax Ukraine. Dall’altra parte però la news agency “Novorossia” riporta che i militari ucraini hanno interrotto la tregua, infatti secondo lo informazioni del comandante dei filo russi Igor Besler nelle vicinanze di Slaviansk sono stati verificati gli spostamenti di militari ucraini e più di 500 carri armati. Inoltre, sono state attaccate alcune posizioni di miliziani di Donbas.
Le notizie della violazione della tregua arrivano mentre Papa Francesco incoraggia gli sforzi compiuti “nella ricerca di una tregua” auspicando che il dialogo prosegua. Intanto Silvio Berlusconi accusa la Nato affermando che “a causa di una malaugurata carenza di leadership internazionale” si sta assumendo “un atteggiamento ridicolmente e irresponsabilmente sanzionatorio nei confronti della Federazione Russa, che non può non difendere i cittadini ucraini di origine russa che considera come fratelli”.
“Mariupol è e rimarrà ucraina”, ha scritto su Facebook il ministro ucraino degli Interni, Arsen Avakov, promettendo l’invio di rinforzi militari. Soltanto 24 ore prima i presidenti Vladimir Putin e Petro Poroshenko, durante un colloquio telefonico, si erano detti “soddisfatti” per il cessate il fuoco siglato tra Kiev e i separatisti.
Fonti del ministero della Difesa italiano smentiscono le voci provenienti da Kiev secondo cui il nostro paese si sarebbe impegnato a fornire armi all’Ucraina: “L’Italia, in coordinamento con altri Paesi Ue e Nato, sta predisponendo un pacchetto di assistenza militare che comprende forniture di equipaggiamenti non letali da fornire all’Ucraina, in linea con quanto concordato con i Paesi partner”.