È in vigore da stamani una tregua a Debaltseve, cittadina dell’Ucraina dell’est devastata dai combattimenti tra le forze di Kiev e i ribelli filorussi. Lo ha annunciato Eduard Basurin, rappresentante del ministero della Difesa dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, spiegando che l’obiettivo della tregua, in vigore dalle nove locali di stamani fino alle 18, è di evacuare i civili.
A tal fine, nella zona intorno alla cittadina, è stato aperto un corridoio umanitario per permettere l’evacuazione dei 7000 abitanti rimasti, sui 25 mila presenti prima del conflitto. La notizia dell’apertura del corridoio umanitario è stata data dai separatisti in seguito all’accordo della tregua di 9 ore con Kiev. Gli abitanti saranno fatti salire su autobus accompagnati da rappresentanti Osce e potranno scegliere se recarsi a Gorlivka (in territorio ribelle) o ad Artemivsk, sotto il controllo delle forze governative ucraine
Venerdì pomeriggio il presidente francese Francois Hollande e la cancelliera tedesca Angela Merkel saranno a Mosca per proporre al presidente russo Vladimir Putin un nuovo piano di pace, discusso ieri con il presidente ucraino Petro Poroshenko, un’iniziativa che secondo Kiev “fa sperare in una tregua”. Ieri è stata la volta del segretario di stato americano John Kerry che si è recato nella capitale per incontrare il presidente Poroshenko e sedare gli animi sul possibile invio di armi americane all’Ucraina. “Non stiamo cercando una guerra con la Russia, nessuno la vuole, non il presidente Poroshenko, non gli Stati Uniti, non la comunità europea”, ha precisato Kerry.