Nell’ambito dei colloqui a Berlino i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev hanno concordato il ritiro di ulteriori tipi di arma dall’Ucraina orientale. All’incontro erano presenti anche i loro colleghi tedesco e francese nel cosiddetto “formato Normandia”. L’intesa, riferisce la Bbc, copre mortai, tank e armi pesanti sotto il calibro dei 100mm. I capi della diplomazia di Germania, Francia, Russia e Ucraina avevano infatti espresso “profonda preoccupazione” per le violazioni del cessate il fuoco nel Donbass, sollecitando la fine delle ostilità, un ritiro delle armi pesanti oltre che un dialogo politico. “Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione riguardo ai combattimenti di questo fine settimana, in particolare con il ricorso delle armi pesanti nei pressi di Shyrokyne e dell’aeroporto di Donetsk. Chiediamo a tutte le parti di mettere fine alle ostilità”, si legge nella nota.
I capi della diplomazia hanno chiesto anche di creare un “accesso permanente e senza restrizioni” per gli osservatori dell’Osce, e hanno annunciato la loro volontà di istituire “quattro gruppi di lavoro” che riuniscano Russia, Ucraina e Osce, per affrontare temi come la “sicurezza, le questioni umanitarie e gli affari economici” nella zona di conflitto. “Non c’è niente di facile nella crisi Ucraina, questo non è nuovo”, ha commentato il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier al termine dell’incontro, sottolineando però che “non ci sono alternative” al dialogo politico.
Quindi, in un comunicato diffuso dopo quattro ore di negoziato notturno, le parti hanno anche chiesto un immediato stop ai combattimenti in Ucraina orientale, oltre che il rafforzamento richiesto del ruolo della missione di osservatori dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Si è trattato del quinto incontro fra le parti a Berlino per esaminare il rispetto delle intese di pace per l’Ucraina concordate due mesi fa.