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Ucciso il capo della Jihad islamica palestinese

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Israele ha ucciso nella notte tra lunedì e martedì Baha Abu al-Ata, capo militare della jihad islamica palestinese. Lo riporta un comunicato militare israeliano. “La sua abitazione è stata attaccata in una operazione congiunta delle nostre forze armate e dei servizi segreti”, dice la radio militare. L'emittente ha aggiunto che la stessa jihad islamica ha confermato la morte del suo comandante militare e, in un volantino diffuso a Gaza, ha scritto: “La nostra reazione farà tremare l'entità sionista”.

Baha Abu al-Ata

“Era responsabile di molti attentati e di lanci di razzi verso Israele avvenuti negli ultimi mesi. Si accingeva a compiere nuovi attentati nell'immediato”, ha commentato il premier israeliano Benjamin Netanyahu – che ha autorizzato l’operazione – in un comunicato. Tanti i messaggi di appoggio al lavoro del premier. “Siamo con le forze di sicurezza che hanno lavorato per il successo dell'operazione di questa mattina da molto tempo”. Lo ha detto il presidente israeliano Reuven Rivlin. “So che loro e il governo israeliano che ha approvato l'operazione – ha proseguito – hanno in mente la sicurezza di Israele e solo questo”. “Il popolo di Israele è unito in questi momenti, e questa unità dovrebbe anche riflettersi nel sistema politico e aggiungere forza a Israele”, ha scritto Likud MK Gideon Sa'ar su Twitter ripreso da TimesofIsrael.com. “L'obiettivo dovrebbe essere lo smantellamento delle infrastrutture militari di Hamas e della Jihad islamica a Gaza”.

Gli attacchi

Nell’incursione, poco prima dell’alba, è morta anche la moglie del capo militare, mentre due vicini di casa, nel rione Sajaya di Gaza, sono rimasti feriti. Il leader politico Ziad Nahale ha affermato secondo i media locali che “Israele ha oltrepassato tutte le linee rosse. Reagiremo con forza”. Nella zona è stato subito elevato lo stato di allerta e, in mattinata, la reazione dell’organizzazione islamica non è tardata, con decine di razzi lanciati dalla Striscia verso Israele, secondo prime stime ufficiose. Sirene di allarme risuonano in una vasta aerea del sud di Israele, fino a Tel Aviv. Un drone ha intercettato un missile vicino Tel Aviv, dicono i residenti. Scuole e uffici restano chiusi, con migliaia di persone che hanno avuto ordine di restare nelle immediate vicinanze di rifugi e di stanze protette nei loro appartamenti, per proteggersi dai razzi palestinesi. L'aeroporto internazionale israeliano Ben Gurion scrive in una nota che continuerà a funzionare senza cambi di orari nonostante gli attacchi missilistici in corso dalla Striscia di Gaza. 

Milena Castigli: