Dopo l’attacco degli uomini del Califfato al confine con la Siria, nel quale un soldato ha perso la vita e altri due sono rimasti feriti, la Turchia reagisce duramente. Sembra che il governo di Ankara ha deciso di concedere l’uso della grande base aerea Usa di Incirlik,che dista soli 120 km dalla Siria, per consentire agli aerei da guerra degli Stati Uniti,e anche ai jet britannici, di colpire le postazioni dello Stato Islamico.
L’accordo raggiunto mercoledì tra Obama e il presidente Erdogan, arriva dopo mesi di trattative. Ad accorciare i tempi di tale intesa è stato sicuramente l’attacco subito a Sucurc dove l’Isis ha ucciso 32 giovani volontari diretti a Kobane.
Intanto almeno 5.000 agenti di polizia, con elicotteri e forze speciali, hanno fatto irruzione in più di 100 edifici sospettati di ospitare jihadisti dello Stato Islamico e miliziani curdi del Pkk arrestando 251 persone. Lo riferiscono i media locali annunciando inoltre che alcuni caccia bombardieri turchi hanno colpito questa mattina almeno tre postazioni del Califfato in Siria senza violare lo spazio aereo di Damasco. Nell’attacco avrebbero perso la vita 35 militanti dell’Isis. Proprio poche ore prima dell’attacco il governo aveva ammonito: “Ci riserviamo il diritto di assumere tutte le misure necessarie per proteggere la nostra sicurezza”.