E’ iniziato il viaggio Stato del presidente tunisino Beji Caid Essebsi in Algeria durante il quale incontrerà il suo omologo Abdelaziz Bouteflika. Al centro dell’incontro il rafforzamento della sicurezza al confine tra i due Paesi. Essebsi è stato accolto all’aeroporto internazionale Houari Boumédiène di Algeri dal presidente del Consiglio della nazione Abdelkader Bensalah, dal premier Abdelmalek Selal e da diversi altri membri del governo.
Secondo la presidenza algerina, questa visita consentirà ai due presidenti nordafricani di “proseguire il dialogo e il coordinamento fra i due Paesi su questioni di interesse comune, in particolare a proposito delle regioni maghrebina e del Sahel”. Inoltre “offrirà ai due capi di Stato l’opportunità di occuparsi dei modi per rafforzare i vincoli storici di fraternità e solidarietà fra i popoli e di dare più dinamicità alla cooperazione fra i due Paesi al servizio della costruzioe dell’Unione del Maghreb arabo”. Poco dopo la sua elezione lo scorso 24 dicembre Essebsi affermò che una delle priorità del suo mandato sarebbe stata quella di stringere la cooperazione strategica con l’Algeria, in particolare sulla questione della frontiera, attraverso la quale si infiltrano jihadisti e gruppi criminali che si occupano del traffico di armi destinate alla Libia e di persone dirette verso il sud dell’Europa.
Ieri Essebsi, in un’intervista al quotidiano algerino “Echourouk” ha chiarito che “la giustizia non perseguiterà gli esponenti del passato regime di Ben Ali”. Il presidente tunisino ha spiegato che “chi ha violato la legge dovrà risponderne davanti alla magistratura ma la giustizia dovrà dare delle garanzie agli esponenti del passato regime affinche’ possano ritornare a godere dei loro diritti, non vogliamo una resa dei conti”. Inoltre il presidente ha negato che la nascita del nuovo governo sia legata ad accordi internazionali o a pressioni di Paesi stranieri.