Il ministro della Difesa di Tunisi conferma la morte dei 4 jihadisti, alcuni dei quali di nazionalità algerina. Il fatto sarebbe avvenuto nell’ambito di una vasta operazione militare dell’esercito che ha l’obiettivo di colpire le cellule terroristiche attive sulle alture del monte Semmama nella regione di Kasserine. Il portavoce del ministro ha inoltre aggiunto che all’interno della stesso blitz, le forze speciali hanno arrestato una decina di terroristi, sequestrando inoltre equipaggiamenti elettronici e altri viveri.
Solo pochi giorni fa altre persone sono state fermate dalle forze dell’ordine a Sousse, con l’accusa di pianificare attentati nel Paese, in particolare l’uccisione di una personalità politica nazionale accusata di “apostasia”. Questo è quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero dell’Interno tunisino, nel quale veniva specificato il collegamento tra i 9 arrestati e una cellula terroristica attiva nella regione di Kasserine, non lontano dal confine algerino che da tempo è divenuto rifugio per molti gruppi estremisti.
Dall’attentato del 18 marzo al Museo Nazionale del Bardo in cui hanno perso la vita 24 persone, la polizia tunisina ha incrementato i controlli nel Paese, ma già dallo scorso anno le forze armate hanno scoperto be 61 campi di addestramento dei jihadisti nel nord-ovest del Paese. Risultato confermato dal portavoce del ministero della Difesa, Belhassen Oueslati, il quale ha presentato il bilancio delle ultime operazioni nella regione in cui proprio ieri sono stati uccisi 4 uomini del Califfato.