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Tsipras giura da premier. Ora il nuovo governo

ll leader di Syriza, Alexis Tsipras, fresco vincitore delle elezioni elleniche, ha giurato nelle mani del presidente della Repubblica ellenica Karolos Papoulias che gli ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo. Come preannunciato, Tsipras ha fatto un giuramento solo politico e non religioso.

“Oggi il popolo greco ha fatto la storia”. Con questa parole il leader di Syriza, Alexis Tsipras, aveva aperto il suo discorso parlando alla piazza in festa ad Atene dopo i risultati del voto. “I greci hanno mostrato la strada del cambiamento all’Europa”, aveva proseguito Tsipras, parlando di “nuova Europa basata sulla solidarietà” e definendo la troika “una cosa del passato. Il voto contro l’austerità è stato forte e chiaro.  Troveremo con l’Europa una nuova soluzione per far uscire la Grecia dal circolo vizioso dell’austerità e per far tornare a crescere l’Europa. La Grecia presenterà ora nuove proposte, un nuovo piano radicale per i prossimi 4 anni”.

Che la questione elettorale si giocasse tutta intorno al concetto di Europa era chiaro. E non a caso appena si è palesata la vittoria di Tsipras è stato convocato un mega vertice Bce-Istituzioni Ue. Il presidente della Bce Mario Draghi, della Commissione Ue Jean Claude Juncker, del Consiglio Danald Tusk e dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem avranno una colazione di lavoro prima dell’Eurogruppo per discutere della Grecia post elezioni e della linea da tenere con il nuovo governo. Il 28 febbraio scade il programma di aiuti concesso ad Atene dalla troika (Bce-Ue-Fmi), 240 miliardi di euro che ha salvato la Grecia dal fallimento. Il debito pubblico greco è pari al 175% del Pil (335 miliardi di euro).

In attesa delle posizioni ufficiali dell’Ue – spaventata dal possibile effetto domino antieuro – in avanscoperta è stato mandato il panzer tedesco, ossia il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che intervistato dalla tv pubblica tedesca Ard. Weidmann ha chiaramente detto che “la Grecia continuerà ad avere bisogno di aiuti e li otterrà solo se rispetterà gli accordi”. Ha inoltre aggiunto che spera che il nuovo governo di Atene non farà promesse che la Grecia non può permettersi: “Credo che sia anche nell’interesse del governo greco fare il necessario per affrontare i suoi problemi strutturali” e “spero che il nuovo governo non metterà in dubbio ciò che ci si attende (dalla Grecia, ndr.) e quello che è già stato raggiunto”, ha affermato Weidmann.

In Italia gli estremi di sinistra e destra plaudono. E deve far riflettere che entrambi gli schieramenti che si rifanno alla “pancia” del Paese salutino positivamente, seppur con motivazione diverse, la vittoria di Tsipras.

Atene manda un messaggio straordinario: è da sinistra che si cambia e si salva l’Europa”,scrive su Twitter il leader di Sel, Vendola. “Una speranza contro la stupida e cinica politica dell’austerity”. Analogo commento dal segretario di Rifondazione comunista, Ferrero: “Il popolo ha vinto contro le politiche di austerità e neoliberismo”. “E’ solo l’inizio”, basta “con l’Europa della Merkel. Anche in Italia bisogna fare come in Grecia. Uniti si vince”.

Dall’altra parte il leader della Lega, Salvini, ha detto che “dalla Grecia arriva uno “schiaffone all’Unione Sovietica europea, all’Europa dell’Euro, della disoccupazione e delle banche. Adesso tocca a noi! – ha aggiunto Salvini – Purtroppo, per colpa di Monti, Letta e Renzi, se Tsipras non pagherà una parte del debito, a rimetterci saranno gli italiani”.

 

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