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Trump pensa alla privatizzazione dell'Iss?

Una nuova rivelazione del 'Washington Post' sulle mosse presidenziali di Donald Trump, stavolta in un'ottica “spaziale”: secondo il quotidiano statunitense, infatti, il presidente starebbe pensando di “privatizzare” almeno la parte della Stazione spaziale internazionale (Iss) di competenza Usa. Le affermazioni della testata deriverebbero da alcuni documenti interni della Nasa acquisiti dalla redazione, nei quali sarebbe specificato che la Casa Bianca vorrebbe terminare con i finanziamenti federali destinati alla Stazione entro il 2025: 150 milioni nella sua proposta di bilancio, in attesa di essere discussa, “per consentire lo sviluppo e la maturazione – spiegano i documenti – di entità e capacità commerciali che garantiranno che i successori commerciali dell'ISS siano operativi quando sono necessari”. Questo perché, almeno nelle intenzioni, “la Nasa espanderà le partnership internazionali e commerciali nei prossimi sette anni al fine di garantire un continuo accesso e presenza umana nell'orbita terrestre bassa”.

Ipotesi d'uso futuro

Un piano che, fosse davvero in cantiere, si prospetta alquanto complesso: da una parte perché l'uso della Stazione spaziale internazionale, in procinto di concludere il suo lavoro nel 2024, è destinata a scopi prettamente scientifici; dall'altra perché i costi sostenuti dagli Stati Uniti sono stati finora piuttosto ingenti (100 miliardi di dollari). Ma nei documenti della Nasa pare sia specificato che “la decisione di mettere fine al sostegno federale alla Iss nel 2025 non significa che la piattaforma stessa sarà messa fuori orbita in quel momento: è possibile che l'industria possa continuare a utilizzare certi elementi o capacità della Iss come parte di una futura piattaforma commerciale”.

Opposizione

L'ex astronauta Mark Kelly si è dimostrato scettico sull'ipotesi di un taglio dei finanziamenti che, al momento, oscillano “tra 3 miliardi di dollari e 4 miliardi di dollari all'anno: sarebbe un passo indietro per l'agenzia spaziale e certamente non nel migliore interesse del Paese”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il senatore texano Ted Cruz: “Come conservatore fiscale, sai che una delle cose peggiori che puoi fare è cancellare i programmi dopo miliardi di dollari di investimenti, specie quando ci sono ancora prospettive”. L'amministrazione Trump vorrebbe che, nei prossimi anni, la spesa della Nasa scendesse almeno a 19,6 miliardi, restando tale fino al 2023. Va detto anche che, pur in previsione della conclusione del suo compito nel 2024, l'Iss dovrebbe restare in funzione perlomeno fino al 2028: fino ad allora, resterà destinata esclusivamente alla ricerca e all'esplorazione, per poi essere progressivamente smantellata. Difficile che possa diventare un polo utile a trarre profitti.

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