Donald Trump non teme neppure la corte d’appello federale – che ha recentemente rigettato la sua richiesta di ripristino immediato del bando sui musulmani, il controverso “muslim ban” – e promette novità sull’immigrazione per la prossima settimana, forse un nuovo decreto, un ‘bando-bis’, formulato in maniera tale da superare le obiezioni dei giudici.
L’ipotesi ricorso
Un nuovo testo, inoltre, supererebbe a “piedi pari” l’ipotesi del ricorso alla Corte Suprema, percorso sconsigliato e rischioso. Una nuova sconfitta, infatti, sarebbe senza appello. Inoltre, in mancanza del nono giudice – il processo di approvazione del neo nominato Neil Gorsuch durerà almeno fino alla prossima primavera – c’è il serio rischio di un voto 4 contro 4 e dunque di uno stallo che non cambierebbe le cose.
Le dichiarazioni: “Vinceremo”
Ma tutte le possibilità restano aperte. E’ lo stesso Trump a confermare la linea della Casa Bianca che lavora alacremente sul tema sicurezza nazionale, cavallo di battaglia della campagna presidenziale del magnate newyorkese. “Faremo tutto il necessario per garantire la sicurezza del Paese, e lo faremo molto rapidamente”, ha spiegato durante la conferenza stampa congiunta col premier giapponese Shinzo Abe, suo ospite nella villa in Florida.
“Alla fine vinceremo, non c’è dubbio”, ha aggiunto il presidentissimo, tutt’altro che rassegnato a gettare nel cassonetto il “muslim ban”, il congelamento trimestrale dei visti per i cittadini stranieri provenienti da sette nazioni musulmane (Siria compresa) al fine di limitare l’ingresso negli Usa di potenziali terroristi. “Un nuovo decreto potrebbe essere una cosa molto buona – ha spiegato alla stampa -. Abbiamo bisogno di fare in fretta per ragioni di sicurezza nazionale. Vedrete qualcosa già a inizio settimana”.