Impeachment”: finora Donald Trump non aveva mai pronunciato di persona questa parola, perlomeno non pubblicamente. Lo ha fatto oggi, durante un'intervista rilasciata a 'Fox and Friends' a seguito della recente condanna in primo grado del suo ex capo di campagna elettorale, Paul Manafort, e soprattutto del patteggiamento effettuato da Michael Cohen, suo vecchio avvocato di fiducia e, ora, diventato rapidamente il più insidioso avversario. Il doppio rischio portato dal Russiagate (Manafort, anche se finora non se ne è parlato) e dai pagamenti esterni effettuati in modo presunto con i fondi della campagna presidenziale (Cohen), ha immediatamente scatenato opinione pubblica e opposizione, entrambe tornate a parlare di impeachment come un'ipotesi da tenere in considerazione dopo le elezioni di medio termine previste a novembre.
Il doppio fronte
Per Trump non ci sono dubbi: “Se fossi sottoposto a impeachment – ha detto alla cronista di 'F&F' -, penso che i mercati crollerebbero. Penso che tutti diventerebbero più poveri”. E ancora: “Non so come qualcuno possa essere messo in stato di accusa quando sta facendo un gran lavoro”. Nel corso dell'intervista, il presidente degli Stati Uniti ha ripercorso sostanzialmente la linea difensiva adottata negli ultimi giorni, quando la condanna per 8 capi d'accusa per Manafort e l'ammissione di Cohen avevano dato la sensazione di un fuoco incrociato dal quale sarebbe stato complicato uscire. Per il Tycoon si tratta tuttora di una caccia alle streghe, ha attaccato Cohen definendolo “un cattivo avvocato” e sostenendo di essere venuto a conoscenza del pagamento alla pornostar Stormy Daniels solo dopo che questo era stato effettuato, affermando peraltro che il versamento è stato fatto non con i fondi della campagna elettorale ma con quelli privati (circa 60 milioni aveva stanziato Trump di propria tasca).
Verso le midterm
E' evidente che gli effetti del doppio fronte offensivo abbiano sortito qualche preoccupazione in più per il presidente, che pure nelle ultime ha tentato di dimostrare di riuscire a tenere botta. E nel farlo si appella allo scenario del suo primo anno e mezzo di presidenza: “Ho sempre avuto controversie nella mia vita – ha detto nell'intervista – e ho sempre avuto successo. Ho sempre vinto. C’erano polemiche quando mi sono candidato. E ho vinto. Il Paese non è mai stato così in salute, non abbiamo mai avuto una situazione economica migliore di quella attuale”. A ora, però, Trump sembra meno in forze di quanto non apparisse qualche mese fa e, nonostante i sondaggi lo diano ancora in una situazione relativamente tranquilla, l'esito delle elezioni di midterm non si presenta più così scontato per il Gop e, da semplice conferma, diventa ora uno snodo cruciale. Un fattore rilevante poiché sarà proprio dopo le urne che si valuterà se l'ipotesi di impeachment sia destinata a prendere in qualche modo corpo o a restare tale.