Dopo aver dato l’avvallo alla costruzione del muro lungo il confine che separa i due Stati (lungo circa 2200 km), per di più a spese del Messico, il 45esimo presidente americano Donald Trump sembra abbia minacciato di invasione lo Stato centro americano.
In una telefonata al presidente messicano Enrique Peña Nieto, riportata dalla Associated Press che ha citato trascrizioni dei colloqui e fonti vicine alla Casa Bianca, il “Presidentissimo” avrebbe assicurato l’invio di truppe statunitensi a sud del Rio Grande se Peña Nieto non avesse fermato – con le buone o con le cattive – i “bad hombres” che popolano lo Stato confinante.
“Avete un sacco di ‘bad hombres’ (persone cattive) laggiù”, avrebbe detto Trump al telefono, aggiungendo: “Non state facendo abbastanza per fermarli. Penso che i vostri soldati abbiano paura. I nostri no, potrei inviarli laggiù per occuparsi della questione”. Il documento non specifica però né a chi si riferisca Trump con il termine “bad hombres”, né contiene la risposta di Peña Nieto. La telefonata sarebbe avvenuta venerdì scorso, all’indomani del decreto per la costruzione del muro tra gli Usa e Messico.
Dalla Casa Bianca, nessun commento ufficiale. Il portavoce presidenziale messicano, Eduardo Sanchez, ha negato che il tono della conversazione fosse ostile, assicurando che “È completamente falso che il presidente degli Stati Uniti abbia minacciato di mandare truppe in Messico”.
Ancora più netto il commento del Ministero degli Esteri messicano, che ha smentito in toto quanto riportato dall’Associated Press. “E’ una assoluta falsità” fatta con “una evidente cattiva intenzione”, ha affermato via Twitter, sottolineando che nella telefonata Trump e Peña Nieto “sono giunti all’accordo di continuare a lavorare e che gli staff dei due Paesi continueranno ad incontrarsi per giungere ad un’intesa positiva”.