Continuano gli affondi di Donald Trump contro Robert Mueller, procuratore speciale per il Russiagate che, secondo indiscrezioni uscite sulla stampa Usa starebbe esaminando gli attacchi via Twitter del presidente americano all'ex capo della Cia James Comey e al segretario alla Giustizia, Jeff Sessions, due testimoni chiave dell'indagine, per accertare che non si sia trattato di intimidazioni per ostruire la giustizia.
All'attacco
“Ovviamente – ha scritto Trump dal suo profilo – non possono trovare le prove della mia collusione con Mosca e così “ora stanno esaminando i miei tweet, questa manipolata caccia alle streghe continua“. Per il leader della Casa Bianca “l'unica collusione con la Russia era quella dei democratici”.
L'incontro
Trump ha poi negato di aver saputo in anticipo dell'incontro alla Trump Tower di New York nel giugno 2016 nel corso del quale i russi avrebbero dovuto offrire alla sua campagna presidenziale materiale compromettente su Hillary Clinton. “Non sapevo dell'incontro con mio figlio, Don Jr.” con i russi, ha assicurato l'inquilino della Casa Bianca in un messaggio su Twitter. “Mi sembra come se qualcuno stesse cercando di creare delle storie per tirarsi fuori da un pasticcio. Ha anche mantenuto l'avvocato di Bill e della corrotta Hillary. Accidenti, mi chiedo se lo hanno aiutato a fare la scelta!”, ha aggiunto. E' stato l'ex avvocato personale del presidente, Michael Cohen, a sostenere che Trump era stato avvertito dal figlio della richiesta di un incontro avanzata dai russi e gli aveva dato il via libera. Cohen si è anche detto pronto a testimoniare su questo davanti al procuratore speciale Mueller.